Isis, Di Maio: "Sconfitto sul territorio ma rimane allarmante in Africa" - Affaritaliani.it

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Isis, Di Maio: "Sconfitto sul territorio ma rimane allarmante in Africa"

Il ministro degli Esteri Di Maio e il segretario di Stato Usa Blinken alla conferenza stampa al termine della Coalizione globale anti-Isis

Isis, Di Maio: "Sconfitto sul territorio ma rimane allarmante in Africa"

Oggi 28 giugno, gli 83 membri della Coalizione globale anti-Isis si stanno incontrando a Roma per la per la prima volta in assoluto per la ministeriale plenaria presieduta dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio e segretario di Stato Usa, Antony Blinken. Al termine della Coalizione i due hanno risposto alle domande dei giornalisti durante una conferenza stampa.

"L'Isis è stato sconfitto sul piano territoriale nel marzo 2019, ma per quanto depotenziato continua a rappresentare una minaccia sia in Siria e in Iraq sia affacciandosi su nuovi territori” ha detto Di Maio. La minaccia dell'Isis - ha continuato - "è particolarmente allarmante nel continente africano, nello specifico nella regione del Sahel, ma anche in aree dell'Africa orientale, come il nord del Mozambico. Per questo motivo, con il sostegno Usa e di molti altri partner, ho proposto di istituire un Gruppo di Lavoro dedicato all'Africa, che possa identificare e fermare le minacce terroristiche connesse a Daesh esistenti nel continente mettendo a punto specifiche contromisure da definire in coordinamento con i partner locali", afferma Di Maio.

In risposta a queste parole Blinken ha esordito, nel saluto introduttivo, manifestando sostegno alla proposta italiana di istituire un Gruppo di Lavoro che non si occupi di gestire questo problema solo dal punto di vista militare ma anche dei fattori sociali che portano parte della popolazione a sostenere i terroristi. Chiamandolo "Amico mio Di Maio" il segretario di Stato Usa ha ricordato che Luigi è stato il primo ministro degli Esteri" a far visita a Washington da quanto Biden si è insediato alla Casa Bianca.

La lotta all'Isis in Africa ha bisogno di un "approccio olistico" dato l'intrecciarsi con problematiche come il cambiamento climatico e le rotte migratorie, dichiara il ministro degli Esteri: "Serve un approccio olistico, una chiara road map per scongiurare la proliferazione delle cellule terroristiche", ha detto Di Maio, "ciò non significa smettere di combattere l'Isis in Iraq e in Siria". "Oggi a distanza di anni molte cellule terroristiche stanno proliferando in regioni dove passano le maggiori rotte migratorie e il cambiamento climatico e il terrorismo stanno causando milioni di sfollati", ha aggiunto il ministro, "crediamo che rafforzare le istituzioni locali resti il miglior modo per contrastare il terrorismo". Di Maio ha quindi sottolineato l'importanza di "aumentare gli stanziamenti in cooperazione e sviluppo”. Sul tema anche Blinken conferma l'impegno americano: "Gli Usa forniranno altri 436 milioni di dollari alle comunità che offrono assistenza ai siriani".