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Politica
Le parole di Grillo fanno esplodere il M5S: "Attaccare Conte è una follia"

Come prevedibile, la durissima reazione di Beppe Grillo al discorso di Giuseppe Conte fa esplodere il Movimento Cinque Stelle, sempre più lacerato tra le sue componenti interne.

Con buona pace di chi pensava che, dopo un parricidio più simbolico che reale, il senso pratico avrebbe indotto i protagonisti della contesa a trovare un accordo per non disperdere il proprio consenso residuo, le parole del fondatore suscitano trambusto tra gli (ex?) “grillini”

Roberta Lombardi, membro del Comitato di garanzia, lo dice senza troppi giri di parole: “Non condivido una virgola del post di Beppe. Non so se trovo più folle le valutazioni su Conte, che ha guidato due governi tra crisi economica e pandemica, o il fatto di rimetterci nella gabbia Rousseau”.

L’europarlamentare Dino Giarrusso invece auspica che “si possa comunque salvare il rapporto con Conte. Sei mesi fa ho detto: ‘Votiamo il Comitato direttivo, che deciderà come inserire Giuseppe Conte’. Pensavo fosse la cosa più giusta da fare. Adesso, prendetemi per utopista, ma mi auguro che si possa comunque salvare il Movimento e il suo rapporto con Giuseppe Conte. Forse se questa elezione l'avessimo fatta allora sarebbe stato meglio. I nostri avversari storici, parlo sia di avversari politici che 'di potere', non vedono l'ora che noi ci distruggiamo da soli. Quindi nonostante sia un momento critico io invito tutti alla lucidità e a non disperdere il nostro patrimonio politico ed etico. Se restiamo uniti continuiamo a essere forti".

M5S: MORRA, 'IO A DISPOSIZIONE DI MOVIMENTO VISIONARIO E SENZA LEADER'

"Lettera ai folli, ai liberi, ai forti. Cari folli, caro folle, in Italia e non solo siamo in tanti che vogliamo iscriverci al club degli amici dei mulini a vento! Perché se si vuole cambiare il mondo un utopista folle riesce molto di più di realisti opportunisti... Sono pronto per mettermi a disposizione di un MoVimento 5 Stelle visionario e leader-less". Lo scrive su Facebook il senatore Nicola MORRA, espulso dal gruppo parlamentare M5S per non aver votato la fiducia al governo Draghi. "Il MoVimento ha scelto di eleggere un Comitato direttivo eletto dagli iscritti, ho sempre condiviso questa direzione. C'ero, ci sono e ci sarò", conclude il presidente della Commissione Antimafia.

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