Politica

Lega, Grimoldi: "Emorragia di voti, va tolta la dicitura Salvini premier"

di Luca Ronchi

Lega/ Dopo le elezioni in Sardegna e in Abruzzo, sembra iniziata una preoccupante parabola discendente con un elettorato e una classe dirigente in subbuglio...

Lega, dopo Sardegna e Abruzzo inizia la parabola discendente? Parla l'ex parlamentare Grimoldi 

In casa Lega, dopo le elezioni in Sardegna e in Abruzzo, sembra iniziata una preoccupante parabola discendente con un elettorato e una classe dirigente sempre più in subbuglio e in rivolta contro la linea politica del segretario Salvini. La Lega sembra aver perso la propria identità, un fritto misto tra M5S, FdI e toni di estrema destra. A capo dei dissidenti, per ora ancora fedeli al partito, c’è l’ex parlamentare Paolo Grimoldi deputato per la Lega Nord dal 2006 al 2022 che assicura di non voler mollare la Lega, ma di lottare fino in fondo per cambiare la rotta e tornare alle origini della Lega, sindacato delle istanze del Nord. 

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Partiamo dalle elezioni in Abruzzo. Dopo la Sardegna, non si arresta l'emorragia di voti della Lega, pensa che cambierà qualcosa in vista delle prossime tornate elettorali sia regionali che Europee?

Lo spero vivamente, perchè sennò andiamo a schiantarci. Lo abbiamo visto in Sardegna, ora in Abruzzo. Va urgentemente tolta la dicitura “Salvini premier” dal simbolo, bisogna capire qual è il progetto politico. 

Salvini punta molto sulle infrastrutture per conquistare i voti al sud

Leggevo appunto ora un’agenzia di Durigon in cui diceva: "Colmare il divario nord sud investendo sulle infrastrutture”. Fermo restando che nessuno è contrario alle infrastrutture al sud, la Lega nasce per dare le infrastrutture nelle aree in cui si produce PIL. Le regioni che devono tenere il passo con le zone più produttive del mondo per restare concorrenziali con le aziende più produttive del mondo. Che sia la Lega a promuovere gli investimenti nel Mezzogiorno invece che al nord, è singolare. Abbiamo abbandonato la nostra mission politica.

Una Lega così bassa e una Forza Italia in netta crescita, può cambiare i rapporti di forza all’interno della coalizione di governo con uno spostamento al centro?

Non credo, Tajani è una persona saggia ed equilibrata e non credo voglia creare problemi. Anche la Meloni ha idee chiare. Non vedo problemi. 

Salvini sembra voler sorpassare a destra la Meloni, è un sorpasso azzardato che rischia di far saltare la Lega?

E’ questo è un altro problema politico. Al nostro elettorale interessa: abbassare le tasse, togliere la burocrazia, difendere i territori. Mi spiega che senso ha appiattirsi sull’estrema destra con partiti che si rifanno a ideologie del secolo scorso che alcuni dei quali dicono che i bambini portatori di handicap non devono andare a scuola. Nella migliore delle ipotesi che cosa gliene frega all’elettorato del nord, ad una partita IVA, un pensionato un commerciante del nord di queste cose?

Mettiamo il caso che si voglia sostituire Salvini, i nomi che si fanno, da Zaia a Fedriga, non sembrano però avere quel  phisique du role da leader di partito

Il problema non è il nome, ci sarà un congresso e si faranno delle valutazioni, ci confronteremo, ma il punto è quello di tornare credibili. Se abbiamo detto che togliamo la Fornero e non lo facciamo, se volevamo togliere le accise e non lo facciamo, se abbiamo detto che volevamo ridurre le tasse e non lo facciamo, se abbiamo detto che volevamo l’autonomia scolastica e non lo facciamo, se abbiamo detto che non avremmo votato Mattarella e l’abbiamo votato etc etc E’ ovvio che c’è un problema di coerenza e credibilità. Serve un cambio di passo a prescindere dal nome. 

Secondo lei se alle Europee ci sarà un ulteriore débacle, qualcuno potrebbe chiedere la testa di Salvini o spaccare la Lega con una scissione interna?

Io non credo, ma è la “Salvini Premier” che si è scissa dalla Lega negando tutte le battaglie storiche della Lega

Però voi siete ancora dentro, va bene criticare, ma poi nessuno se ne va per mantenere rendite di posizione

Il grosso di chi se ne va non vanno in altri partiti. Alcuni l’hanno fatto, ma molti smettono di fare politica. Il punto è avere un progetto politico che torni a parlare alla testa e al cuore della gente  votava la Lega delle origini. 

Mettiamo il caso che Salvini continui nella sua linea, voi che farete?

Andrò avanti finché quando non raggiungeremo lo 0,5% e saranno contenti di aver negato l’evidenza. 

La base sembra non gradire la candidatura di Vannacci, cosa ne pensa?

Ma che senso ha? Vannacci è un militante della Lega? No, è un militare. Uno che mi dice che Mussolini era uno statista, alla partita Iva o al lavoratore che noi dovremmo rappresentare, cosa gliene frega di queste cose? Se vogliamo fare un’accozzaglia elettorale in alleanza con l’UDC di Cesa nello stesso simbolo della Lega e poi in Europa mi alleo con i partiti di estrema destra mi spiega qual è il progetto politico e la visione comune? Succederà che chi verrà eletto nella Lega il giorno dopo prenderà strade diverse. Dubito che gli eletti nell’UDC vadano con i partiti di estrema destra. 

Dunque Vannacci non lo volete?

E’ persona stimabile, ma dubito che Vannacci diventi un federalista autonomista che voglia lasciare le tasse sul territorio. Non hanno la nostra storia. Vannacci non è un militante della Lega, è un militare.

Zaia e Fedriga potrebbero decidere di fare un nuovo partito?

Non mi risulta. Nessuno vuole uscire dalla Lega, ma tutti dicono che va cambiata la linea politica. Togliere “Salvini Premier” dal simbolo e rilanciare i temi storici della Lega, basta ideologia che lasciano il tempo che trovano. 

E il partito di Castelli non potrebbe diventare un punto di riferimento?

Il partito di Castelli lo annovero in una situazione generale. Lui fa un suo partito, Marco Reguzzoni ex capogruppo alla Camera va in Forza Italia, Pagliarini ha fatto la sua associazione, Leoni un’altra sigla elettorale, l’ex fondatore della Lega in Toscana è entrato in FdI. Mancando una proposta politica, ognuno si sente libero di andare altrove perchè non c’è più un collante. 

Perchè non fare una corrente interna strutturata o un nuovo partito per far ritornare tutti questi nostalgici della Lega che fu?

La corrente interna è stata lanciata da Bossi con il comitato del Nord, ma Salvini non ci ha mai ascoltato. 

Si ma non la conosce nessuno, non ha nessun peso politico

Se la domanda è: volete uscire dalla Lega, la risposta è no. Sono in Lega dal 1991, perchè devo uscire da questo partito? Se Salvini fa cose sbagliate noi lo diciamo, se ci ascoltano bene sennò…

Sennò?

Andremo avanti a perdere voti finchè non si prenderà atto che non esistendo più dovremmo per forza cambiare passo. 

Aspettate il classico cadavere sulle rive del fiume

Che le posso dire, ormai chi osserva la politica dovrebbe averlo capito.