Politica

Liste Pd, Misiani: "Supervisione dell’ex procuratore antimafia Franco Roberti"

Di Alberto Maggi

"Abbiamo approvato un regolamento per il controllo preventivo della trasparenza delle candidature". Ecco come funziona. Intervista

Misiani (Pd): "Nessun partito o movimento - compresi i nostri potenziali alleati - può salire in cattedra e dare lezioni di legalità"

 

"Noi non abbiamo scritto un nuovo codice etico: il PD lo ha sin dalla sua fondazione nel 2008", spiega ad Affaritaliani.it il senatore Antonio Misiani, responsabile economico del Pd che ha lavorato alla nuova regolamentazione per le candidature del Partito Democratico dopo quanto accaduto in provincia di Bari e in generale in Puglia (e non solo). "Quello che abbiamo approvato è un regolamento per il controllo preventivo della trasparenza delle candidature. Ai candidati chiederemo prima delle presentazione delle liste i certificati del casellario giudiziale e dei carichi pendenti e la firma di una dichiarazione con una serie di impegni politici chiari. La verifica delle candidature avverrà a livello regionale e provinciale, mentre la supervisione dell’applicazione del regolamento sarà affidata all’ex procuratore nazionale antimafia Franco Roberti. Chi non è in regola con i requisiti previsti sarà escluso dalle liste", spiega Misiani. 

Quanto accaduto a Bari e in Puglia fa riemergere la questione morale, come diceva Enrico Berlinguer. Come evitare che fatti simili accadano ancora? "I fatti emersi dalle inchieste evidenziano una serie di problemi gravi che rendono necessaria una reazione forte e incisiva. Adottare regole rigorose e farle rispettare ovviamente è solo un pezzo di ciò che va fatto a tutti i livelli (e da parte di tutte le forze politiche). Detto questo, nessun partito o movimento - compresi i nostri potenziali alleati - può salire in cattedra e dare lezioni di legalità. Tutti, noi per primi, hanno però il dovere di fare la propria parte fino in fondo. Noi in Campania stiamo cercando di dare un contributo. Senza furori ideologici o moralistici, ma cercando di definire regole chiare e di applicarle. A garanzia sia della comunità politica che si riconosce nel PD che delle donne e degli uomini che faranno parte delle liste del PD per le prossime elezioni", conclude Misiani.