Politica

M5s, caos sulle candidature. Ed è giallo sulla scalata di Di Battista

Conte «blinda» le regole, non ne parla per evitare pressioni. Lui sarà alle parlamentarie, l’attesa perla scelta dell’ex deputato

Elezioni, tensioni nel M5s per le candidature. Dubbi sul ritorno di Di Battista

"Difendere la Costituzione vuol dire avere idee chiare, non fare ammucchiate e spartizione di collegi elettorali e posti. Vuol dire difendere la dignità del lavoro, tutelare l'ambiente e la biodiversità, investire nella sanità e nell'istruzione, proteggere i cittadini non garantiti, il ceto medio che si impoverisce, le piccole imprese, le partite Iva". Lo scrive il presidente del M5s, Giuseppe Conte, commentando su Fb le parole pronunciate da Enrico Letta, nel corso della presentazione dell'intesa elettorale tra Pd, Ev e Si. "La Costituzione - continua Conte - si difende introducendo il salario minimo a 9 euro l'ora, contrastando la precarietà, intervenendo per i giovani che non possono comprare casa, investendo sulla medicina territoriale e sulla sanità pubblica, sulle rinnovabili e non sulle trivelle e sugli inceneritori. Queste sono le nostre idee e le porteremo avanti a oltranza, costi quel che costi.

Sono tutte cose che la coalizione di destra non vuole fare. Sono tutte cose che le ammucchiate che si prospettano da Calenda a Letta a Gelmini non possono fare. "Spiace per militanti e per intere comunità politiche che hanno alle spalle storie illustri, costellate da nobili battaglie per i diritti civili e per le questioni sociali. Queste idee, queste storie io le rispetto profondamente, ma bisogna prendere atto che in queste ore vengono scavalcate da decisioni verticistiche che non offrono nessuna plausibile prospettiva politica. Ai cittadini noi proponiamo un'idea chiara di Paese. Noi ci siamo. Per chi vuole stare dalla parte giusta", conclude Conte.

Intanto segnali di insofferenza nelle chat del M5s. Secondo quanto racconta il Corriere della Sera, diversi messaggi rimbalzano chiedendo quando Conte annuncerà le regole. "Fino a lunedì alle 14 ci sarà tempo per raccogliere le autocandidature online, procedura per la quale sono state allentate le regole rispetto al passato e che, ad esempio, tra gli altri hanno riaperto la strada a un possibile ritorno del «ribelle» Alessandro Di Battista" . Un ritorno, spiega il Corriere della Sera, che non piacerebbe a tutti.