Politica
Conte stoppa Schlein candidata premier del Centrosinistra. Il piano (con Renzi) per essere lui il 'frontman' per Palazzo Chigi
Parole sibilline del leader M5S, che lette in controluce...

Conte: "Troveremo il modo per farci rappresentare e affidare questo progetto al candidato o candidata più efficiente ed efficace", attraverso "primarie" o altri metodi"
"Il campo largo è una formula giornalistica, non ha senso. Esiste la determinazione da parte del M5S per primo a costruire un progetto progressista" e "non da soli" per "cercare di dare un contenuto". Se sono d'accordo alle primarie di coalizione prima delle elezioni? "Innanzitutto dobbiamo vedere perché vogliono cambiare la legge elettorale" e poi "la mia ambizione personale non sarà mai un ostacolo né per il M5S, né per il progetto progressista. L'obiettivo è costruire un forte progetto". Lo ha detto il leader pentastellato Giuseppe Conte intervistato al Salone della Giustizia. Il leader della coalizione? "Sulla base di quella che sarà la legge elettorale, troveremo il modo per farci rappresentare e affidare questo progetto al candidato o candidata più efficiente ed efficace", attraverso "primarie" o altri metodi", ha risposto.
Nelle parole dell'ex premier 'Giuseppi' si intuisce chiaramente un segnale politico diretto a Elly Schlein. E' vero che la legge elettorale quasi certamente cambierà, ma resteranno le coalizioni probabilmente sul modello delle elezioni regionali. Pertanto, seguendo lo schema del Centrodestra usato in passato anche dal Centrosinistra, il leader del principale partito della coalizione, in caso di vittoria, dovrebbe andare a Palazzo Chigi. Ma Conte non ci sta. Parla di primarie o di altri metodi, tutti da studiare, per arginare le ambizioni della segretaria del Pd, già contestata all'interno del suo partito dalla minoranza riformista e moderata.
E così rispunta l'ipotesi del patto segreto tra Conte e Matteo Renzi (i due hanno ancora ottimi rapporti) per spingere Silvia Salis, sindaca di Genova, a candidarsi a eventuali primarie prima delle elezioni politiche. Ma non per farla vincere ma per dividere a metà i voti del Pd e far trionfare proprio Conte, sostenuto anche da AVS. Secondo il leader di Italia Viva, infatti, racconti fonti qualificate, 'Giuseppi' avrebbe maggiori carte in regola per guidare un governo di Centrosinistra rispetto a Schlein. Primo perché è già stato premier e secondo perché ha mantenuto buoni rapporti con fette importanti del Pd moderato come Paolo Gentiloni (hanno scritto insieme il Pnrr per l'Italia post-Covid) e anche con l'Amministrazione Usa di Donald Trump.
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