Politica
M5s, Conte: “Noi subalterni al Pd? Forse loro”, ed esplode la bufera coi dem

Conte accende la miccia col Pd e manda un messaggio a Draghi: resti a Palazzo Chigi. E sulla legge elettorale: ok a proporzionale con soglia al 5%
Conte: "Noi subalterni al Pd? Forse loro ma c'è pari dignità"
"Pari dignita' e rispettiva autonomia" ma "nessuna subalternita'". Cosi' l'ex premier Giuseppe Conte parlando al Corriere.it dell'asse con il Pd. "La subalternita' del M5s la escluderei proprio. Forse piu' del Pd che ha accettato di ridurre il numero dei parlamentari e il reddito di cittadinanza. Ma e' un concetto che respingo", ha aggiunto il presidente M5s. Parole che hanno suscitato l'ira della dem Tatjana Rojc: "Ci sono risposte che devono essere meditate e quello di Conte su chi sia subalterno tra Pd e 5S è uno scivolone da evitare e che prendiamo come tale. Comprensibile che Conte debba guardare dentro al suo partito ma non funziona se per farlo va dall'alleato a dire che gli dà la linea", ha detto la parlamentare.
Quirinale, Conte: serve sforzo dialogo e uscire da steccati
Sull'elezione del presidente della Repubblica l'ex premier afferma che "serve un confronto tra le forze politiche ma anche tra i gruppi parlamentari", come auspicava Luigi Di Maio alle festa de Il Foglio nel weekend. "Io credo che serva una figura che rappresenti l'unita' del Paese - continua - dobbiamo fare uno sforzo e uscire dagli steccati" in modo che le forze politiche possano dialogare, osserva Conte. "Abbiamo bisogno di una persona di grande autorevolezza". Pertanto Conte si auspica che "la legislatura finisca alla sua scadenza naturale". Un chiaro segnale a Draghi: resta a Palazzo Chigi.
Legge elettorale: Conte, siamo per proporzionale con soglia 5%
"Propendiamo per una legge elettorale proporzionale con una soglia di sbarramento al 5%. Siamo favorevoli a cambiare il sistema di voto", ha ribadito il presidente M5s. "Il proporzionale puo' consentire alle attuali forze politiche di perseguire gli obiettivi e mantenere una propria autonomia", osserva. Conte si augura un sistema che favorisca "aggregazioni per finalita' degli interessi generali".