Meloni da Vespa: "Io denunciata per genocidio, non conto più le minacce di morte". E sulla Flotilla... - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 20:34

Meloni da Vespa: "Io denunciata per genocidio, non conto più le minacce di morte". E sulla Flotilla...

Nel mirino anche Tajani, Crosetto e l'ad di Leonardo Cingolani

di Salvatore Isola

Meloni da Vespa: "Io denunciata per genocidio, non conto più le minacce di morte". E sulla Flotilla... 

"Temo un clima che si sta imbarbarendo parecchio. L'Italia ha già attraversato questa storia. Vedo tante cose che cominciamo a dare per normale e normali non sono. Io non conto più le minacce di morte, non faccio più nemmeno in tempo a segnalarle. E penso che ci siano delle responsabilità, di chi per esempio dice che ho le mani sporche di sangue, che io e questo governo siamo complici di genocidio". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, ospite di Porta a porta, in onda questa sera su Rai1.

"Io, il ministro Tajani e Crosetto e l'amministratore delegato di Leonardo" Roberto Cingolani "siamo stati denunciati alla Corte Penale Internazionale per concorso in genocidio. Ora io credo che non esista un altro caso al mondo e nella storia di una denuncia del genere". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ospite di Porta a Porta, in onda questa sera su Rai1.

 "Abbiamo prestato assistenza e la prestiamo sempre agli italiani anche quando non siamo d'accordo". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sulla vicenda Flotilla. "Penso che in un momento nel quale c'e' un percorso che puo' portare alla pace esasperare gli animi rischi di andare contro gli interessi di chi si dice di voler aiutare i palestinesi. Davvero devo fare un richiamo alla responsabilita', anche perche' non serve se l'obiettivo e' umanitario. Sulle navi della Flotilla c'erano, da quello che abbiamo ricostruito, circa 40 tonnellate di aiuti. Il governo italiano ha consegnato 2.300 tonnellate di aiuti. Quaranta tonnellate di aiuti le nostre istituzioni le consegnano in una mattinata con due aerei", ha affermato. "Quindi non serve rischiare, mettersi in pericolo, creare problemi alla propria nazione e non serve magari rischiare di dare un alibi a quelli che la pace dovessero non volerla". Il blocco navale? "C'e' dal 2009, non se ne era accorto Conte? Perche' non ha e non hanno posto il problema? Altrimenti rischia di diventare tutto strumentale e non aiuta le possibilita' che oggi ci sono di avere una pace", conclude.