Politica
Mentre Salvini spara su Putin-democrazia, il campo largo è la morte della Sx
Cara sinistra non basteranno le cavolate di Salvini su Putin a farti vincere le elezioni... Ecco perché
Qualcuno si era illuso che la vittoria sarda sarebbe stata l’inizio di un rinascimento del centro sinistra e invece... Il commento
Cara sinistra non basteranno le cavolate di Salvini su Putin (“quando il popolo si esprime ha sempre ragione”, dimenticando la parola liberamente) a farti vincere le elezioni. Qualcuno si era illuso che la vittoria sarda sarebbe stata l’inizio di un rinascimento del centro sinistra.
La sconfitta in Abruzzo e il guazzabuglio in Basilicata sono invece li a dimostrare che nessun rinascimento è in vista per il centro sinistra. D’altronde a dare credito a Conte sono rimasti solo l’elefantino Ferrara, i seguaci del Fatto e il segretario del Pd Schlein. Resta poi un mistero l’appello di Romano Prodi che del campo largo fu, a suo tempo, la vittima più illustre. Lo ribadiamo: il centro destra governa da poco più di un anno, ne ha altri quasi quattro e probabilmente vincerà anche le prossime elezioni, un po’ a tutti i livelli.
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La sinistra non si lasci suggestionare dai 5 Stelle, abbandoni al suo destino il partito più populista e vacuo (insieme alla Lega, non a caso sono stati alleati) della nostra storia repubblicana. Rinunci a vittorie di breve periodo in alleanza con i 5 Stelle che sarebbero solo una palla al piede. Capisca una volta per tutte che per vincere serve tempo e che l’unico modo per farlo e consolidarsi come alternativa di governo ha due vie obbligate: uno, rubare voto dopo voto consensi ai 5 Stelle (cosa che sta già avvenendo) riducendoli a una meteora della politica italiana, due, spostarsi al centro riportando a sé un bacino elettorale enorme che ora vede nel centro destra maggiori garanzie di sviluppo e prosperità (complementari e mai subalterni ai diritti).
Probabilmente Schlein non è il traghettatore giusto, ma questo scenario è irreversibile se la sinistra non vuole restare irrimediabilmente marginale. Prenda spunto la direzione del PD da Meloni che ha condotto un partito dal 5 al 30%, gli elettori sono più fluidi dei loro leader. Qualche previsione: alle Europee il PD andrà benino ma non abbastanza, i 5 Stelle tracolleranno e diventeranno ancora più ingestibili, la destra brinderà spostandosi al centro (più Forza Italia e meno Lega), Calenda e Renzi irrilevanti numericamente ma gli unici ancora in grado di dire qualcosa di non banale sui contenuti.