Politica
Missione anti-Covid Russia, all'Italia è costata 3 mln. Il Copasir sente Conte




Palazzo Chigi pagò anche gli alberghi e il carburante per due mesi agli uomini mandati da Putin. In cambio mascherine e tamponi sufficienti per un solo giorno
Missione anti-Covid Russia, rimborso del carburante e voli pagati
La missione russa anti-Covid è costata all'Italia 3 mln di euro. Questo è quanto emerge dai documenti di Palazzo Chigi e il Copasir ha deciso di indagare sul caso e di ascoltare sui fatti del marzo 2020 l'ex premier Giuseppe Conte. Gli aiuti ricevuti da Mosca, invece, - si legge sul Corriere della Sera - non sono stati sufficienti a coprire nemmeno il fabbisogno di un giorno per quanto riguarda la fornitura di tamponi e mascherine. Il bilancio di quell’operazione concordata da Conte con il presidente Vladimir Putin aumenta i dubbi e i sospetti sulla collaborazione offerta dal Cremlino, soprattutto alla luce della minaccia contro l’Italia rivolta dall’alto funzionario del ministero degli Esteri Alexei Paramonov che ha ricordato proprio quell’operazione «Dalla Russia con amore» parlando di «ingratitudine».
Altro capitolo sorprendente di quella vicenda - prosegue il Corriere - riguarda gli aerei. Nella riunione tra il capodelegazione il generale Sergey Kikot, il generale Luciano Portolano con i vertici del Comitato tecnico-scientifico, Agostino Miozzo e Fabio Ciciliano, i russi dissero che volevano «sanificare tutti gli edifici pubblici» e chiesero il rimborso del carburante utilizzato per i voli. Dall’elenco delle spese risulta infatti che furono elargiti circa 100 mila euro per ogni volo, ma soprattutto che ai tredici aerei, se ne aggiunsero in seguito altri quattro per un totale di oltre un milione e mezzo di euro. Salato anche il conto per vitto e alloggio dei russi, l'Italia ha pagato 400 mila euro per ospitare in un hotel a Bergamo la delegazione di Putin.