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Politica
Nordio sulle intercettazioni: "Indispensabili nella lotta contro la mafia"

Matteo Messina Denaro arrestato, Nordio: "Si chiude una stagione sanguinosa: è la fine di un  nuovo inizio" 

Quella di ieri è stata “una giornata molto bella per la giustizia italiana, un grazie speciale va ai Ros che con grande competenza hanno catturato Matteo Messina Denaro”, ma siamo di fronte solo alla “fine di un nuovo inizio”, sicuramente “è stato saldato un conto per le vittime delle stragi degli anni '90”, ma la sfida che abbiamo davanti è “grande” e tutta in salita. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ai microfoni di Radio 24 ha commentato la notizia della cattura del super boss di mafia Matteo Messina Denaro, avvenuta ieri a Palermo. 

Arresto Matteo Messina Denaro, Nordio: "Garantiremo l'estirpazione della pena e il diritto alla cura" 

Un “colpo” importante alla mafia reso possibile anche grazie alla scoperta del tumore che ha costretto l'ex boss a utilizzare il sistema sanitario pubblico. Malattia che ha già aperto il dibattito riguardo alle cure dei detenuti del 41 bis. A tal proposito il ministro Nordio ha precisato: “Naturalmente un minimo senso di umanità, di senso cristiano, oltre a quello che insegna la costituzione, impone di curare le persone anche se sono malate, anche se si tratta di latitanti. Noi siamo in grado di garantire da un lato la sicurezza dell'estirpazione della pena e dall'altro il diritto della cura. Io lo dico da ministro e da ex magistrato la Costituzione italiana che le due cose possono andare di pari passo”.  Questo influirà solo in parte sul luogo dove verrà detenuto l'ex boss. “Naturalmente i luoghi esistono, anche se non sono molti. Sarà decisione delle autorità competenti, non solo del ministero. L'imputato è sotto processo in altre procure: noi garantiamo il diritto alla salute e la sicurezza della detenzione”, ha sottolineato Nordio.

Spazio poi alle indagini. Sugli anni di latitanza, sulla giustizia che “arriva dopo 30 anni”, Nordio ha tenuto specificare che “il modo in cui si è arrivati all'arresto del latitante è coperto dal segreto, di competenza dell'autorità giudiziaria. Mori è stato sicuramente fondamentale per la cattura. La mafia va però ricordato che non è quella che si vede nei film, bensì un problema culturale”.

Per il futuro, “si devono coniugare due elementi: la tecnologia- per questo sono fondamentali le intercettazioni- dall'altro il metodo Falcone. Tenere monitorati i movimenti di denaro, così come il controllo delle persone, non possono essere interrotti. Arresti come questi non avvengono per colpi di fortuna. E' erroneo pensare che non ci sia un gran lavoro dietro. Dalla tecnologia allo stretto controllo delle persone, fino alla rivoluzione copernicana culturale”, ha rimarcato Nordio.

Arresto Matteo Messina Denaro, Nordio: "Intercettazioni? Metodo chiave per la ricerca della prova. Evitare l'abuso per i reati minori" 

Infine, l'ultimo passaggio su intercettazioni e governo. “Sono stato il primo a congratularmi con i colleghi per il lavoro svolto. Alcuni giornali non si rassegnano al fatto che questa operazione sia stata fatta da un governo di centrodestra che ha incassato un successo straordinario. Mentre sulle intercettazioni non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire”, ha dichiarato il ministro della Giustizia.

Il motivo? “Le intercettazioni sono strumenti indispensabili per la lotta alla mafia, il metodo chiave per la ricerca della prova, per comprendere i movimenti delle persone sospettati da atti gravissimi. Ad esempio in questo caso si è capito grazie ai parenti intercettati l'esistenza di una malattia molto grave, dalla quale si è risaliti a un luogo di cura”. Quindi le intercettazioni restano “uno strumento indispensabile per il terrorismo e la mafia”. “Quello che va cambiato, ha rimarcato Nordio, è l'abuso che se ne fa per i reati minori. Una cosa è servirsi di intercettazioni per combattere la mafia, un'altra è far finire sui giornali persone nemmeno indagate”.

Ora il lavoro da fare è molto. Se da una parte abbiamo saldato il conto per le vittime sulle stragi, dall'altra “bisogna adeguarsi ai nuovi elementi della società, la mafia sa addentrarsi anche in campi più vicini al mondo economico, come il Pnrr", ha concluso Nordio. 

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