A- A+
Palazzi & potere
5Stelle, il rischio scissione agita il Movimento. Si pensa ad un nuovo simbolo
(fonte Lapresse)

Ci vorrà ancora del tempo prima di scegliere ma al momento esistono solamente tre opzioni per i Cinque Stelle. La prima scelta è quella di mantenere lo status quo, eleggendo un nuovo leader tramite la piattaforma Rousseau. In alternativa, scegliere, sempre online, un organo collegiale. Oppure la terza via, che sembra al momento essere la preferita, nominare un comitato composto da 19 persone, da scegliere tra gli eletti di Camera, Senato, Europarlamento, Consigli regionali e Consigli comunali, per avviare un percorso che porti agli stati generali, coinvolgendo anche i territori. Questa sarebbe la strada preferita dai big, primo tra tutti quel Luigi Di Maio che da settimane sta girando le piazze per riprendere il contatto con attivisti, elettori e simpatizzanti. Ma il nodo non sarà affatto facile da sciogliere e l'accordo al momento sembra alquanto lontano. Le divisioni e le "guerre tra bande" non accennano a diminuire tanto che proprio in queste ore starebbe prendendo piede l'ipotesi di creare addirittura un nuovo "movimento" con tanto di nuovo simbolo. Insomma, l'idea sarebbe quella di transitare in un nuovo "involucro" politico per mantenere l'anima grillina ma senza i lacci e i lacciuoli delle origini. Una sorta di "rifondazione" spiegano fonti vicine al dossier. Ma sarebbe un modo anche per fare a meno dei Di Battista e dei Casaleggio oltre che per evitare di dover pagare anche in futuro l'obolo dei 300 euro. In più si eviterebbe la ghigliottina del secondo mandato e tutti gli attuali big potrebbero riproporsi di nuovo in Parlamento per la terza volta; regola che invece Casaleggio non vuole assolutamente modificare. Insomma, il corpaccione del Movimento starebbe valutando anche questa "quarta" opzione.  Intanto, dal Pd guardano sempre più con sospetto l’azione del Governo Conte. “Ora è presto per vedere accelerazioni e risultati, ma non sembra che Conte abbia innestato la quarta come gli avevamo chiesto nel post elezioni”, dicono fonti qualificate fra i Dem. Nel giro di qualche settimana, però, dal Nazareno vogliono vedere dei fatti concreti su Recovery Found, Mes, legge elettorale, scuola, Ilva e le altre decine di dossier aperti e mai chiusi dal governo Conte. Che farà il Premier? La sua tattica da sempre è quella di rimandare e sopire, anche per non urtare le varie anime dei 5 Stelle ormai in guerra fra loro. Ma la vittoria alle regionali di Zingaretti ridà forza al Nazareno. Già tante volte Zingaretti ha chiesto al Governo “una svolta”. E la pazienza ha un limite anche per un “mite” come il Segretario del Pd. Ma nella maggioranza in questi giorni stanno facendo rumore anche le indiscrezioni che giungono da viale Mazzini: il Cda Rai potrebbe essere prorogato di un anno, vale a dire fino a luglio 2022. L'ipotesi, caldeggiata dagli attuali vertici Rai che spingono per la riconferma, troverebbe il gradimento dei 5Stelle e delle forze di centrodestra (cioè della vecchia maggioranza gialloverde) tanto che c'è chi starebbe valutando di inserire una norma ad hoc nel prossimo milleproroghe. Ma dalle parti del Pd è già partito il fuoco di sbarramento: di prorogare Foa e Salini non ne vogliono sentir parlare nemmeno per scherzo: "Non esiste nessuna ipotesi di proroga di un anno del Cda Rai. Il prossimo anno ci sara' un nuovo Cda Rai" spiegano dal nazareno. Nel frattempo in casa Rai si continua a parlare di nomine. Presto ci saranno novità in arrivo: Maria Pia Ammirati, molto stimata da Gualtieri e Franceschini, sarà a capo della "fiction" liberando così il posto al vertice di Cinecittà; i soliti bene informati giurano che al suo posto potrebbe approdare Goffredo Bettini.

Commenti
    Tags:
    m5scinecittàpdzingarettifranceschini5stellebettinirai





    in evidenza
    Tra gli uomini più invidiati del momento: ecco chi è il marito manager di Annalisa

    Ritratto di Francesco Muglia

    Tra gli uomini più invidiati del momento: ecco chi è il marito manager di Annalisa

    
    in vetrina
    Affari in rete

    Affari in rete


    motori
    Renault avvia colloqui tecnologici con Li Auto e Xiaomi in Cina

    Renault avvia colloqui tecnologici con Li Auto e Xiaomi in Cina

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.