Governo, Quirinale preoccupato per i "balletti" sul Recovery - Affaritaliani.it

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Governo, Quirinale preoccupato per i "balletti" sul Recovery

Governo, Quirinale preoccupato per i "balletti" sul Recovery

Dei balletti sul Recovery non ne possono più nemmeno dalle parti del Quirinale: "Ma come, avevamo chiesto di rilanciare l'azione di governo e di fare presto per il bene del paese e invece ci si ritrova sempre impelagati nei soliti giochetti", i ragionamenti che si fanno. Insomma, Italia Oggi rivela che al Colle la preoccupazione è palpabile visto che "i fondi europei saranno fondamentali per la crescita del paese nei prossimi vent'anni". Per cui sarebbe meglio evitare polemiche. Lo sconcerto poi si fa palpabile quando si tocca l'argomento rimpasto: "Se togli un mattoncino viene giù tutto" la frase che viene ripetuta come un mantra. E non è proprio il caso, visto il clima generale nel paese, l'avvio della discussione sulla legge di bilancio e la presentazione dei piani (si spera il prima possibile) del Recovery Plan. In più, oltre ai problemi interni alla maggioranza ci si mette pure l'opposizione con Matteo Salvini il cui oltranzismo non è più gradito dalle parti del Colle, dove si preferisce di gran lunga il Giannilettismo berlusconiano. Insomma, l'incontro dell'altro giorno con il Quirinale non è affatto andato bene e non perché, come qualcuno ha sostenuto, sarebbe stato divulgato un faccia a faccia che in origine sarebbe dovuto rimanere riservato. Dal Quirinale ci si aspetterebbe un maggiore senso di responsabilità da parte di tutta l'opposizione e non solo da alcuni. Anche nel PD hanno capito l'antifona ed ora si vuole dare un taglio alle polemiche. Il segretario ha detto stop al chiacchiericcio e ha dato via libera alla cabina di regia sul Recovery. Però ora aspetta fatti concreti. Dicono dal Nazareno "Abbiamo chiesto al governo uno strumento per fare veloce e bene. Conte ha scelto questa cosa a tre. Per il Pd non esistono problemi, saranno poi i ministri nell'esecutivo a vedere se è la strada migliore. Ma è un affare interno di governo, non dei partiti". Non sono questi i problemi che i Dem imputano a Conte: "Questo governo è nato su un patto di governo che vedeva taglio dei parlamentari e riforme costituzionali con legge proporzionale. Il taglio dei parlamentari c'è stato. I resto no. Da qui nasce le fibrillazioni nel Pd. I patti si rispettino. E Conte se ne faccia garante", aggiungono dalla sede del Pd.