I MAESTRINI DELLA COMUNICAZIONE A SCOPPIO RITARDATO - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

I MAESTRINI DELLA COMUNICAZIONE A SCOPPIO RITARDATO

Certi guru americani più perdono e più “gloria sembrano acquistare”

Confesso che mi lasciano parecchio perplesso, ma dall’altro lato mi suscitano anche un sorriso, quei sapienti professori, giornalisti ed esperti di comunicazione bravissimi a individuare gli errori che il tale o tale altro politico hanno fatto in una certa campagna, oppure gli slogan, per dirla all’antica,  sbagliati che avrebbero cambiato la storia politica del paese; che dichiarano con tranquilla sicumera e sprezzanti del ridicolo che Bersani ha perso (anzi: non ha vinto) le elezioni perché ha sbagliato ad apparire sui manifesti con le maniche della camicia rimboccate, spiegandoci poi complessivamente  perché la “casta” non sa comunicare. Loro invece sanno benissimo come dovrebbe farlo. Sono anche bravissimi nel dirci del come e perché il tale candidato non abbia capito niente di ciò che sta maturando nel paese, non abbia saputo analizzare i mutamenti profondi della società e quindi non abbia azzeccato il posizionamento giusto. 
Magari , mi viene da pensare, avrebbero fatto bene a rivelarle prima queste segrete e profonde intuizioni, queste perle di sapienza comunicativa; ma la fiera delle banalità tanto superficiali quanto sussiegose si rivela inesauribile e non vedo perché dovrebbe fermarsi (ed è questo che mi fa sorridere), dato che varie volte riesce a portare un filino di notorietà e di considerazione ai dispensatori a loro volta inesauribili di banalità. La perplessità mi viene perché la modestia intellettuale spesso starnazzante mi lascia sempre un po’ perplesso, e anche un po’ triste, ma comunque dobbiamo prendere atto che costituisce una colonna portante del nostro dibattito politico e sulla politica; fa parte dello scenario e aggiungerei che contribuisce anche un tantino alla sua mediocrità.
Non parliamo poi dei guru americani che sembrano una vera e propria passione specie per la sinistra italiana e che più perdono più “gloria sembrano acquistare”. Anche Renzi non ha resistito ad assoldarne uno il quale o ha cannato tutto oppure non è riuscito a farsi ascoltare da nessuno. Mi viene in mente un passo della Storia d’Italia di Francesco Guicciardini che, parlando di un condottiero dell’epoca, Bartolomeo D’Alviano, spesso sconfitto ma sempre in grado di ottenere nuovi lucrosi comandi, dice appunto che “più rotte subiva, più gloria pareva acquistare”.


Comunicus
*Presidente di grandi agenzie di comunicazione. Docente di marketing