Il Pd? Grosso guaio a settembre... - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

Il Pd? Grosso guaio a settembre...

Ci sarà un secondo round. E, forse, peggiore del primo. «La bomba scoppierà in autunno», confidava, ieri, un importante esponente del governo a un amico parlamentare. E il bersaglio sarebbe sempre lui, Matteo Renzi. La «bomba» di cui si parla - e chi lo fa, ne parla a ragion veduta - sarebbe un altro capitolo del filone Consip, un caso che riguarda di nuovo i rapporti tra imprenditori e "Giglio Magico", scrive Libero.


Questa volta, però, secondo l' autorevole fonte che ha fatto la confidenza, Renzi sarebbe toccato più da vicino. Di più: il caso riguarderebbe proprio lui, non parenti o persone a lui vicine. Ci sarebbe, insomma, un salto di qualità in quella che i renziani definiscono «la gogna mediatica» per far fuori "Matteo". Anche per questo, negli ultimi giorni, la tentazione di votare tra settembre e ottobre è tornata a farsi sentire.
Non che il segretario del Pd abbia mai abbandonato questo disegno. «Ce l' ha sempre in testa», dice chi lo conosce. Ma in questi giorni, dopo la doppietta editoriale rappresentata dal libro di Ferruccio De Bortoli con le rivelazioni sul caso Banca Etruria e da quello di Marco Lillo con la telefonata tra lui e il padre, la tentazione di votare il prima possibile è tornata molto forte.


Per giocare in anticipio. Per prendere in contropiede quei "poteri forti" che, con mezzi leciti e meno, falsificando atti di inchiesta o, come ha scritto ieri Renzi su Facebook, arrivando a «violare la legge», con la pubblicazione di «intercettazioni illegittime» (vedi quella del padre), hanno un obiettivo: farlo fuori politicamente.