Palazzi & potere
Lega, ora Salvini e Siri si tolgono i sassolini dalle scarpe. Parole durissime

Lega al contrattacco
"Io continuo a lavorare e dare il mio contributo alle proposte della Lega anche se sto fuori dal governo. Sono un senatore leghista e lavoro regolarmente nella commissione Finanze del Senato. Mi sento di proseguire il mio lavoro sui temi economici come faccio da anni. Stiamo mettendo a punto alcuni dossier che sottoporremo ai M5S nella speranza di avere risposte positive e di poter continuare a governare insieme per il resto della legislatura. Vedremo". Così Armando Siri, senatore della Lega ed ex sottosegretario alle Infrastrutture, in un’intervista a ’La Stampa’. Commentando l’atteggiamento dei M5S, che avevano invocato le sue dimissioni in quanto indagato per corruzione, Siri dichiara: "Beh, che vuole che le dica? A bocce ferme si può dire che il fuoco amico non ha pagato". L’esponente leghista si sofferma anche sul caso Rixi: "Intanto aspettiamo che ci sia una sentenza. Mi auguro che venga riconosciuta la sua innocenza. Secondo me anche se sarà una sentenza di condanna non deve dimettersi. Una persona è innocente fino al terzo grado di giudizio. Non credo proprio che Salvini sarà d’accordo con un’eventuale richiesta di dimissioni".