M5S primarie da ridere: senza regole ne candidati a venti giorni dal voto - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

M5S primarie da ridere: senza regole ne candidati a venti giorni dal voto

Ma Grillo e Casaleggio non fanno prima a dire subito il nome del vincitore? Tanto già lo sanno tutti

Senza candidati, senza regole, senza campagna elettorale.
A poco più di due settimane dalle primarie on line che sceglieranno - per la prima volta - il suo candidato premier, il Movimento 5 stelle si ritrova a combattere con il ritardo della macchina organizzativa, scrive Repubblica.

Così, lo sconcerto è il primo sentimento che si registra tra le stesse file degli eletti grillini. Perfino tra chi aveva pensato di candidarsi: «Non sono state stabilite le regole, la comunicazione vieta le interviste a tutti, tranne che a Di Maio. A questo punto, a chi conviene mettersi in gioco?». Pesa la sovraesposizione - benedetta dai vertici - del vicepresidente della Camera, che ieri era al Festival del Cinema di Venezia e domani farà il suo debutto al Forum di Cernobbio, per poi andare a «tifare Ferrari» a Monza. Pesa la minaccia fatta filtrare ad arte dalla Casaleggio: «I candidati premier perdenti non potranno presentarsi alle politiche, così non si formeranno correnti in Parlamento». Una regola mai confermata, ma neanche smentita. A decidere chi potrà correre, se ci saranno due turni, se sarà una gara aperta a tutti gli attivisti o solo agli eletti a fine mandato, dovrebbe essere il garante, Beppe Grillo.