Mai dire hacker; ecco la strategia di Putin - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

Mai dire hacker; ecco la strategia di Putin

Servirebbe più Nato per contrastarla

E’ presumibile che il Ministero degli Esteri continuerà a dire - il Ministro lo ha già fatto - che è tutto a posto, che i dati sensibili non sono stati toccati, che la nostra cybersicurezza è massima e sarà ulteriormente potenziata, e così via. Resta il fatto - da quanto apprendiamo - che da anni hacker russi si sono intromessi nel sistema informatico della Farnesina, e che questo è avvenuto nonostante la linea di politica estera italiana sia stata (chi scrive è notoriamente in dissenso da questa deriva) tra le più filorusse dell’intero Occidente. La durezza dell’intelligence e della geopolitica di questo secolo si è incaricata di liquidare questa scelta: più fai lo scendiletto, e più ti trattano da scendiletto. Spiace che alcuni continuino a non capire. Ho sempre evitato polemiche dirette con il Ministro degli esteri del mio paese, chiunque ricoprisse quell’incarico, per elementare senso di amor proprio italiano. Ma non posso non segnalare al ministro Alfano l’intempestività delle sue prese di posizione volte - da un lato - a ritenere la Nato non utile nello scacchiere mediterraneo e - dall’altro - a sollecitare l’aiuto russo rispetto alla Libia. Occorrerebbe fare esattamente il contrario: sollecitare la Nato a svolgere una funzione strategica anche nel Mediterraneo. Altrimenti, quando Putin, oltre a controllare le mail del ministero e a gestire il nostro approvvigionamento energetico, pattuglierà il Mediterraneo e gestirà anche il rubinetto dell’immigrazione, resteremo - al massimo - liberi di dire addio (anzi, “dasvidanyia”) alla nostra residua autonomia nazionale.

Daniele Capezzone Deputato Direzione Italia

d.capezzone@gmail.com @capezzone