Mattarella: per le elezioni 2018 ipotesi voto dal 4 Marzo - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

Mattarella: per le elezioni 2018 ipotesi voto dal 4 Marzo

Ipotesi voto a marzo. Il Colle si prepara ad affrontare tutte le incognite sulla governabilità. Si va verso lo scioglimento delle Camere ai primi di gennaio

Nell' ipotesi di un risultato bloccato, un pericolo connesso a una formula di voto per la gran parte proporzionale come del resto si profila il Rosatellum, la prassi costituzionale gli imporrebbe di affidare un mandato esplorativo a qualche personalità dotata di capacità aggreganti, per verificare se in Parlamento esista una maggioranza. Incarico che, se la missione dovesse dimostrarsi particolarmente complessa (in fondo la crisi di rappresentanza e di mediazione è il problema più grosso che l' Italia ha da anni), potrebbe coinvolgere fin da subito le alte cariche dello Stato, scrive il corriere della sera. Cioè i presidenti del Senato o della Camera che, in quanto eletti, sarebbero in sé espressione di una maggioranza. Il che, beninteso, non esclude che nel suo angolo visuale emerga una figura politica per il medesimo incarico di mettere insieme una coalizione. E se è vero che qualcuno già azzarda il nome di Paolo Gentiloni come il meno divisivo per una simile sfida, questo vale per l' oggi, ma sarà lo stesso fra qualche mese?


E qui si arriva infine al rebus delle date: quando scioglierà le Camere, Sergio Mattarella?
Quando si voterà? Se non interverranno cambiamenti traumatici, il capo dello Stato non intende tirarla per le lunghe. E, poiché stavolta si materializzerebbe un caso di «scioglimento tecnico», siccome la scadenza naturale di vita delle Camere è il 15 marzo, giorno in cui si insediò il Parlamento della XVII legislatura, il limite per congedarle va collocato un po' prima del 6 gennaio. In modo di consentire un' adeguata campagna elettorale e di far aprire le urne ai primi di marzo. Dal 4 in poi, insomma, ogni domenica dovrebbe andare bene.