Meno tasse de che? Renzi promette meno tasse... - Affaritaliani.it

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Meno tasse de che? Renzi promette meno tasse...

Matteo Renzi sa che il refrain «giù le tasse» è una leva assai efficace per convincere gli elettori. E il premier, per conquistare più voti in vista del ballottaggio del 19 giugno, ha deciso di giocarsi la carta «meno fisco», supportato da un parere sostanzialmente «tecnico» (e quindi in teoria più credibile). Il parere in questione è quello del ministro dell' Economia, Pier Carlo Padoan, il quale in questi giorni parla addirittura di pressione tributaria sotto il 40%, più di un' utopia. Padoan azzarda tagli dell' Irpef (l' imposta sui redditi delle persone fisiche), magari ridimensionando le sforbiciate all' Ires (la tassa sulle società), e dice pure che qualcosa è stato già fatto sul fronte della riduzione delle tasse.
Il messaggio sottointeso è il seguente, scrive De Dominicis su Libero: il governo e il Partito democratico hanno abbattuto il prelievo fiscale e continueranno a farlo, ragion per cui votate i nostri candidati sindaci, faremo lo stesso a livello locale. Il tema funziona, eccome. È sempre stato così, o quasi. In tutte le città dove ha governato il Pd e adesso si vota, stando a uno studio Uil, il prelievo tributario è nell' ultimo biennio ovvero tra il 2013 e il 2015. In particolare, per l' Imu/Tasi per immobili diversi dalla prima casa, l' esborso medio è stato di 937 euro (+72 euro in 2 anni), con punte di 1.386 euro a Roma, 1.220 a Milano e 1.154 a Bologna. Senza limitare l' analisi ai soli balzelli sul mattone, Roma (l' ultimo sindaco è il democratico Ignazio Marino, eletto nel 2013 e poi commissariato) è sempre in testa: tra Imu, Tasi, Irpef regionale e comunale e Tari, l' esborso medio dei contribuenti romani nel 2015 è stato di 2.726 euro pro capite; a Napoli di 2.576 euro; a Torino di 2.458 euro; a Milano di 2.422 euro; a Benevento di 2.307 euro; a Bologna di 2.279 euro.
Non solo: nella Milano di Pisapia in cinque anni i balzelli locali sono cresciuti di circa 1.500 euro a famiglia; nella Bologna di Merola di 900 euro.