Palazzi & potere
Pd, Renzi vuole volti nuovi: ma solo quando si tratta degli altri...
Renzi vuole candidature nuove e non userà il 'bilancino', ma solo quando si tratta dei candidati degli altri. Con i suoi invece...
«Ecco, dobbiamo candidare gente così, non i soliti...». Lorenzo Guerini e Matteo Orfini commentano tra di loro l'intervento dell' ex ct della nazionale di pallavolo italiana Mauro Berruto.
Hanno capito, scrive il corriere della sera, con quale spirito Matteo Renzi intende intraprendere la strada che lo separa dalle elezioni: addio «giochi di palazzo, respiriamo aria nuova». Lui, il segretario, è tranchant . Gli chiedono di vedere Dario Franceschini in via riservata per arrivare a un accomodamento, ma Renzi ormai è su un' altra lunghezza d'onda: «Non faccio trattative, caminetti, non ripeto formule del passato per parlare di alleanze che non interessano nessuno, tanto meno gli italiani».
È questo che ha fatto scattare l' allarme tra i suoi alleati, è questo che ha spinto il ministro dei Beni culturali ad andare all' attacco. Renzi si occuperà del partito. Lo dice lui stesso: «Visto che mancano mesi alle elezioni bisognerà riorganizzare il Pd, voglio farne un partito nuovo».
Parole, queste, che mettono in allarme i capicorrente: Renzi non userà il bilancino nelle liste elettorali ma procederà seguendo altri criteri. Criteri, appunto, che potrebbero premiare una personalità come Berruto e penalizzare i fedelissimi dei maggiorenti del partito.
