SIRTE INTERVENTO AMERICANO IN LIBIA - Affaritaliani.it

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SIRTE INTERVENTO AMERICANO IN LIBIA

Il 1° agosto gli Usa hanno iniziato il bombardamento delle posizioni del Daesh a Sirte in Libia, roccaforte dell’Isis, situata sulla costa al centro dell’omonimo golfo. L'ha annunciato il capo del Governo di Unità libico, affermando di aver richiesto direttamente agli Usa tale intervento. Il portavoce del Pentagono ha confermato, aggiungendo che l’operazione è stata condotta sotto la direzione del Presidente Obama, “Commander in chief”.
In sostanza si tratta dal punto di vista militare di un'operazione aereo terrestre condotta a terra da forze libiche del Governo di Unità della Libia e dal cielo da forze aeree Usa, per eliminare definitivamente la presenza dell’Isis in Libia. Evidentemente le forze libiche che inizialmente avevano raggiunto notevoli successi, sono state fermate ed hanno chiesto l’aiuto Usa. Ora si sta sviluppando una ripresa delle operazioni terrestri da parte loro.
Si tratta del primo reale intervento, in Libia, di forze esterne, dopo la pletora di chiacchere fatte dagli organi d'informazione diversi mesi addietro, con previsione d'intervento imminente dall’esterno, con l’Italia a capo dello stesso, impiego di cinquemila, no, cinquanta militari italiani e altre balle del genere.

Per gli Usa si tratta semplicemente di un allargamento al territorio libico del loro impegno contro il Daesh, impegno da tempo portato avanti nell’area siro/irachena occupata dall’Isis. Le basi di partenza degli aerei Usa sono tutte americane (terrestri o navali), Non è escluso che, in seguito, possano essere utilizzate altre basi, tra le quali quelle italiane. A tal proposito, pare che il nostro Governo ne abbia data la disponibilità.
Sia il Governo Libico, sia il Pentagono hanno parlato di durata di un mese dell’operazione. E’, certamente una durata stimata. E’ prevedibile che la stessa dipenda dalla conclusione vittoriosa e conseguente eliminazione della presenza Isis in Libia.
Dal punto di vista politico, l’intervento USA, su richiesta del Governo libico, rappresenta un successo per gli Stati Uniti in ambito internazionale. La Russia, infatti, ha subito reagito, accusando gli Americani di non rispettare le regole internazionali.  L’ONU, nella persona del suo Presidente ha, subito, risposto che, invece, l’intervento si svolge correttamente nell’ambito delle regole dettate in proposito dalla Risoluzione ONU del dicembre scorso. Anche il Governo libico di Tobruk ha, naturalmente, protestato, ma questo era prevedibile, dato il mancato accordo con il Governo di Unità Libica di Tripoli. La prevedibile eliminazione  delle forze dell’Isis in Libia, toglierà molta sostanza alle minacce di invasione dell’Europa e dell’Italia in particolare, strombazzata dalla propaganda del Daesh.
Successo politico degli USA, dicevo che non potrà essere adeguatamente sfruttato da Obama, perché la notizia della sua attuazione si mescola al vortice di affermazioni, accuse, promesse che caratterizza la campagna elettorale in corso. In altri tempi, se ne sarebbe discusso assai di più all’interno degli Usa.
Ultima considerazione, riferita anche  all’esplosione di promesse shoccanti in sede di campagna elettorale americana. Il Pentagono afferma che l’operazione è stata condotta con la supervisione diretta del Presidente Obama. Bene. Lo stesso presidente in campagna elettorale per la sua nomina nel 2008, promise la cessazione a breve di ogni impegno bellico degli Usa, e, conseguentemente dopo un anno dalla sua elezione, ricevette il premio Nobel per la Pace. Oggi, dopo che gli Usa hanno continuato il loro impegno bellico in Iraq, in Afganistan, ecc, al termine del mandato, “dirige personalmente” i bombardamenti a Sirte! Fantastico! Sulla coerenza e serietà delle campagne elettorali, in particolare di quella americana e sulla credulità della gente,mi riprometto di parlare un’altra volta.           
 

    
Gen. Luigi Ramponi
*Già Comandante generale della Guardia di Finanza e Direttore del SISMI