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Politica
Congresso Pd: Franceschini con Schlein. Ipotesi scissione di Bonaccini
Elly Schlein

In caso di vittoria di Schlein, la fetta moderata e centrista, assolutamente contraria a ogni dialogo con il M5S, potrebbe andarsene e costruire un'area liberal-macroniana con Renzi e Calenda


Elly Schlein foglia di fico affinché, come nel Gattopardo, tutto cambia perché nulla cambi? La tesi gira nel Partito democratico, in vista del congresso di febbraio, e qualcuno si spinge a ipotizzare che la giovane candidata della sinistra vicepresidente dell'Emilia Romagna sia una sorta di paravento, appunto di foglia di fico, per consentire agli storici big del partito di continuare a comandare. Il tutto contro l'altro candidato di peso, il Governatore, sempre dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, sostenuto dagli ex renziani di Base Riformista, l'ex ministro Lorenzo Guerini in testa.

La ricostruzione però non convince tutti. Fonti molto vicine a Dario Franceschini, uno dei massimi esponenti Dem che ha sempre deciso le sorti dei vertici nazionali del partito, "qui stiamo parlando della sopravvivenza stessa del Pd. Serve un cambiamento radicale, forte, netto". Che, in altri termini, non può certo essere quello di Bonaccini, moderato che piace agli ex renziani e che guarda a Italia Viva ed Azione di Carlo Calenda. La "rivoluzione" vera passa per un cambiamento radicale che potrebbe proprio essere rappresentato da Schlein, candidatura attorno alla quale nelle prossime settimane dovrebbero convergere tutti i big della sinistra Dem, da Andrea Orlando a Goffredo Bettini fino agli ex LeU-Articolo 1 come Roberto Speranza. A loro potrebbe aggiungersi anche Franceschini che, tra Bonaccini e la sua vice a Bologna, andrebbe senza alcun dubbio su Schlein.

Non solo. Anche gli ex segretari - da Romano Prodi a Walter Veltroni fino a Pierluigi Bersani - sarebbero al fianco della giovane candidata della sinistra. Una candidata di rottura, forse anche troppo, e infatti, in caso di successo, bisognerà capire quanto quelle voci sulla foglia di fico siano vere o presunte. Schlein sarà la vera leader o una mossa gattopardesca dei vecchi vertici Dem?

A sentire gli uomini di Franceschini non c'è alcuna dietrologia ma una sincera voglia di cambiamento per recuperare il rapporto con il M5S e formare un'alleanza forte di sinistra insieme, oltre a Giuseppe Conte, alla bicicletta Verdi-Fratoianni. Peccato che, spiegano altre fonti Pd, in caso di vittoria di Schlein, la fetta moderata e centrista, assolutamente contraria a ogni dialogo con il M5S, potrebbe andarsene e costruire un'area liberal-macroniana con Renzi e Calenda.

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pd congresso schlein bonaccini





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