Politica
Pd-Renzi, scontro totale. "Elly Schlein non è nemmeno iscritta. Siete finiti"




La replica di Zanda: "Il leader di Iv, Calenda e Conte hanno un solo obiettivo: prendere i nostri voti"
Post elezioni, il Pd prova a fare muro: Calenda e Renzi all'attacco
Le elezioni si sono concluse con la netta vittoria del centrodestra guidato da Meloni. Questo ha provocato un terremoto politico nella sinistra, ormai è un tutto contro tutti e il campo largo non esiste più. L'ultimo attacco arriva da Matteo Renzi, il leader di Italia Viva è durissimo nei confronti dei dirigenti del Pd e di Enrico Letta, ritenuto il responsabile principale della vittoria della destra. "Elly Schlein - spiega Renzi - non è un'iscritta al Pd, è una ragazza molto brava ma la fine del Pd c'è con o senza lei. Di lei non condivido nulla". A difesa del partito si schiera Luigi Zanda, ex senatore e volto storico dei dem che ha rinunciato alla ricandidatura: "Lo vogliamo capire che Conte, come Renzi e Calenda, vogliono disintegrare il Pd per prenderne i voti? Lo ripetono tutti i giorni", evidenzia Zanda.
Renzi, tuttavia, insiste a battere sul tasto dello scioglimento del partito e arriva a imputare al Partito Democratico la responsabilità di aver fatto vincere le elezioni a Giorgia Meloni: "Non l'ho detto io che l'esperienza del Pd è finita, lo hanno detto esponenti del Pd. L'operazione fatta dal Pd e da Letta accecato dall'odio e dal risentimento personale anche nei miei confronti ha portato la Meloni e il centrodestra a prendersi il paese". Interviene anche la senatrice Tatjana Rojc: "Dal numero di volte che lo ripete, sembra che per Renzi far 'finire' il Pd sia il vero motore della sua politica. Pochino per chi doveva essere l'ago della bilancia in Parlamento e far tornare Draghi a Palazzo Chigi. Il Pd ha perso, ma anche Renzi deve fare bene i conti, tra quello che andava vendendo e quello che porta a casa".