Pnrr, Gentiloni: "Terza rata entro fine giugno". E poi bacchetta la Meloni - Affaritaliani.it

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Pnrr, Gentiloni: "Terza rata entro fine giugno". E poi bacchetta la Meloni

di Redazione Economia

Il commissario europeo all'Economia Gentiloni invita l'Italia ad accelerare sulla messa a terra dei progetti. Poi la stoccata su controlli e Corte dei Conti

Gentiloni: "Serve proposta rimodulazione generale il prima possibile"

Sul Pnrr dell'Italia "dobbiamo lavorare presto e bene. E dobbiamo ricevere una proposta di rimodulazione generale il prima possibile". Lo sottolinea il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni, in collegamento da Bruxelles con SkyTg24. "E' vero che diversi Paesi non hanno ancora presentato la proposta - continua - penso che, con l'arrivo un paio di giorni fa della proposta spagnola, siano all'incirca dieci i Paesi che lo hanno fatto, quindi non siamo così isolati in questo ritardo".

La presentazione della proposta di rimodulazione da parte della Spagna, sottolinea il commissario, è stata preceduta da fitti scambi tra i servizi della Commissione e Madrid, di modo che a Bruxelles si erano già fatti un'idea di che cosa sarebbe arrivato sul tavolo. Da parte della Commissione, continua, "c'è il massimo di flessibilità possibile, non solo per buona creanza", ma anche perché per lo stesso esecutivo Ue "un successo di questa operazione è fondamentale. Anche se da parte delle autorità italiane c'è un interesse a cominciare a ragionare in modo dettagliato sulla prossima rata, che in teoria è prevista per il mese di giugno", la Commissione dice "ok, guardiamo alla quarta rata, ma dobbiamo guardare al più presto anche all'insieme della rimodulazione, senza aspettare l'ultimo momento", conclude.

Mes, Gentiloni: "Ratifica non comporta costi, solo vantaggi"

'Si può approvare specificando che l'Italia non lo userà' Per l'Italia ratificare la riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità non comporta alcun "costo reputazionale", ma "solo vantaggi". Lo dice il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni, in collegamento con SkyTg24. "Il Mes in quanto tale esiste - afferma Gentiloni - non corre rischi. Si sta parlando della modifica delle regole del Meccanismo Europeo di Stabilità, per consentire al Mes di intervenire non soltanto, come è stato dieci anni fa e oltre, nel caso di crisi del debito sovrano di alcuni Paesi, ma anche, almeno come seconda linea di difesa, in caso di crisi bancarie, per dare un po' di volume in più".

"E' nell'interesse di tutti - continua - non significa chiedere l'intervento del Mes sul debito italiano o cose di questo genere, anzi si può addirittura dichiarare il contrario, cioé noi ratifichiamo questo emendamento allo statuto, rendendo esplicito il fatto che non chiederemo l'intervento del Mes in caso di problemi, che l'Italia non ha, al proprio debito sovrano. Ratificarlo dunque non comporta un costo reputazionale, ma soltanto vantaggi", conclude.