Politica
Centrodestra, Fitto: primarie e non accordi di palazzo
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Onorevole Fitto, lei ha partecipato con il Governatore della Puglia ad un convegno sul Sud. Che cosa si dovrebbe fare per il rilanciare il Mezzogiorno e come conciliare una politica in favore del Sud con l'alleanza con Salvini, segretario della Lega Nord?
"Il Mezzogiorno è parte del Paese. Il problema del Mezzogiorno è il problema del Paese, l'Italia non cresce anche perché c'è una parte del Paese che in queste condizioni di grande difficoltà. Innanzitutto c'è bisogno che il governo inizia ad occuparsi del Meridione cosa che ad oggi non ha per nulla fatto. Si deve fare una politica che intervenga in modo chiaro sull'utilizzo delle risorse comunitarie, concentrandole su pochi obiettivi mettendo in campo un sistema che riesca ad utilizzare maggiormente queste risorse, sostituendo l'amministrazione inadempiente, e cercando di avviare anche nel Mezzogiorno un discoso, penso al tema dei costi standard, che porti a un riequilibrio del Paese. Al Meridione non serve né clientelismo né rivendicare ulteriori risorse, ma serve una strategia chiara messa in campo cercando di avviare anche una fase nuova di responsabilizzazione della classe dirigente".
Come si rilancia il Centrodestra? Non pensa che il ticket Salvini-Berlusconi sia un errore?
"L'unica strada è quella di mettere in campo un confronto di idee che selezioni la nuova classe dirigente. E per fare questo servono le primarie. Noi dobbiamo dare la parola ai cittadini, non penso che ci siano strade differenti. Gli accordi di palazzo non portano da nessuna parte. Nel Centrodestra, tutti tranne Forza Italia e Berlusconi, hanno bene o male detto le stesse cose. Quindi mi auguro che si vada questa direzione".
Come sono i suoi rapporti con Salvini e con la Meloni?
"Al di là dei punti di vista che possono essere differenti su alcuni temi, il Centrodestra allargato deve comprendere tutti coloro i quali sono alternativi a questo governo. E quindi penso che con tutti si debba lavorare. Ho rapporti buoni con tutti, non punto ad avere contratti. Punto a dare un contributo che riorganizzi il Centrodestra e che lo rilanci con possibilità di vittoria come alternativa all'attuale governo".
Nel Centrodestra che lei ha in mente potrebbero esserci anche Tosi e Passera?
"Penso che nel Centrodestra possano esserci tutti coloro i quali si oppongono a questo governo, non mi piace entrare nell'elenco dei nomi".
Beh, quindi Alfano è fuori...
"Tutti quelli che compiono una scelta alternativa a questo governo contribuiscono a costruire l'alternativa. Penso che questo sia un passaggio dal quale non si possa prescindere".
I Conservatori e Riformisti Fanno rifermimento a David Cameron. Berlusconi e Forza Italia sono nel Ppe di Angela Merkel. Salvini e la Meloni sono alleati con Marine Le Pen. Non crede che si rischi di costruire un minestrone?
"Noi abbiamo sposato la posizione di Cameron perché riteniamo che ci siano delle ragioni serie per farlo. E' il paese che cresce di più in Europa ed è il Paese che ha il minor tasso di disoccupazione. Il Regno Unito pone con forza non delle soluzioni pasticciate ma delle riforme profonde dell'Unione Europea. La nostra è una posizione chiara e su questo ci confronteremo. Penso che l'imbarazzo sia maggiore per Forza Italia, perché tiene in Italia delle posizioni che sono esattamente l'opposto di ciò che sostiene il Ppe".
Il cui capogruppo, il tedesco Weber, è uno dei falchi...
"Io ho fatto la mia scelta proprio perché vivevo con disagio la posizione interna al Ppe".
Il Regno Unito è fuori dall'euro, in Italia staremmo meglio se uscisse dalla moneta unica?
"La linea deve essere quella di riforme profonde a livello europeo, questa è la strada che noi abbiamo individuato. Il Regno Unito ha una posizione diversa da sempre. Noi nell'euro ci siamo e dobbiamo avviare una profonda riforma delle istituzioni europee e una modifica dei trattati. Se queste cose saranno fatte è un conto, diversamente è chiaro che le difficoltà saranno sempre maggiori e l'Europa godrà di una scarsa popolarità. Noi abbiamo questa linea da sempre e la stiamo portando avanti".
Sulle riforme istituzionali votate no se non torna il Senato elettivo, vero?
"Noi abbiamo presentato degli emendamenti per dimostrare come addirittura il superamento del bicameralismo passi dalla soppressione del Senato. Detto questo, è chiaro che l'attuale impostazione non la condividiamo assolutamente. Queste riforme le hanno votate il Pd e Forza Italia e noi all'epoca ci siamo dissociati in modo molto chiaro. Il nostro voto contrario è antesignano, stando così le cose potremmo che confermare il voto contrario".
Lei che è spesso a Bruxelles e a Strasburgo, non può prendere un caffè con Salvini per iniziare a parlare di come riorganizzare il Centrodestra?
"Non vedo problemi in tal senso. Io non ho problemi a prendere un caffè con Salvini, ci mancherebbe altro".