Politica
Rai, il senso di Bianca per l'influenza politica

Bianca Berlinguer, direttrice da molti anni del Tg3, esterna contro le "gli attacchi sguaiati da parte della politica"
Le recenti nomine dei direttori dei TG Rai, al Tg3 è andato Luca Mazzà, già vicedirettore di Rai Parlamento, sono stati occasione per Bianca Berlinguer, direttrice da molti anni del Tg3, di esternare contro le "gli attacchi sguaiati da parte della politica" che sarebbe poi da parte del suo stesso partito il Pd seppur di differente rito e cioè renziano.
E sinceramente già questa è una cosa fastidiosa e poco capibile.
La Berlinguer è stata nominata -grazie alla politica- al Tg3 da Berlusconi (altra sincera stranezza) nel 2009 ed è rimasta -grazie alla politica-in sella fino ad ora; ingratitudine? Dimenticanza? Radical - chicchismo esasperato? Non si sa.
Quello che invece si sa è che la sua carriera giornalistica è stata senza dubbio senza dubbio agevolata dall'essere la figlia di un politico comunista rilevante e questo senza mettere in discussione i suoi seppur evidenti meriti professionali (che però hanno anche molti altri).
Il Tg3 è ancora un punto di riferimento importante per chi riteneva che si dovesse fare una informazione "diversa", più documentaristica e centrata sulla denuncia di quello che non va nelle società.
Periferie, Zen, Corviale, Laurentino 38, Spinaceto, enormi mostri di cemento raccontati spesso dal Tg3; racconti di gente emarginata e disperata, sommersa dai rifiuti, dalla droga e, quello che è peggiore, dalla indifferenza.
Un patrimonio di civismo che si riflette, almeno idealmente, e si proietta sul direttore della Rete.
Proprio questo ruolo "alto" del servizio pubblico televisivo è uscito invece danneggiato dalle ineleganti considerazioni espresse da BB che dopo ben 7 anni 7 di permanenza ai vertici della informazione pubblica di "sinistra" poteva essere meno ipocrita e riconoscere che la sua carriera non può essere certo separata dalla politica; anzi, insieme al caso altrettanto noto di "figlismo" di Piero Angela con Alberto che da anni parla, immaginiamo lautamente remunerato, di tutto e di più "nel nome di Quark", si tratta di uno degli esempi non proprio da tramandare.
Tuttavia, se BB avesse scelto di uscire di scena con gusto, eleganza, signorilità e meno polemiche sguaiate, scommettiamo che molto le sarebbe stato perdonato; ma la sua, in un periodo di crisi lavorativa ed economica, pare solo l'ennesimo tradimento di ideali da parte del solito potente che solo a parole dice di difendere la povera gente, disoccupata e senza soldi.