Politica
Ranucci, Di Pietro: "A volte non condivido il suo modo di raccontare i fatti, ma solidarietà per attentato gravissimo"
L'ex pm di Mani Pulite ad Affaritaliani

"Sbaglia chi alimenta tensione e anche chi si alimenta della tensione, che sono due cose diverse"
"Apprendo la notizia da lei, non lo sapevo. Si può condividere o non condividere l'attività di Ranucci ma certamente esprimo la mia massima e totale solidarietà al giornalista per questo gravissimo attentato. Di fronte a fatti così gravi non ci sono e non ci possono essere giustificazioni di alcun tipo". Con queste parole l'ex pm di Mani Pulite Antonio Di Pietro, intervistato da Affaritaliani, commenta l'attentato a Sigfrido Ranucci con l'ordigno esploso nella notte sotto la sua auto parcheggiata davanti casa.
Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha subito rafforzato la scorta a Ranucci, una decisione giusta? "Ha fatto benissimo. Torno a ripetere che chi ha fatto questo gesto gravissimo deve essere individuato e punito. Ascolto spesso gli interventi di Ranucci e a volte non condivido il suo modo di raccontare i fatti e le vicende, ma eventi come quello accaduto questa notte sono estremamente gravi. Non si può zittire l'interlocutore con la violenza. Quindi massima solidarietà a Ranucci", sottolinea l'ex pubblico ministero del tribunale di Milano ed ex leader di Italia Viva.
Alla domanda se in Italia ci sia in questo momento un clima pericoloso di tensione che può sfociare in violenze, come quelle contro il conduttore di Report e quelle contro le forze di polizia in molte manifestazioni in questi ultimi giorni, Di Pietro risponde: "Tutti gli eventi tragici avvenuti nella storia, e penso agli Anni '70 e '80 in particolare, siano cominciati con una parolina, che poi diventa parolona e alla fine ci scappa il morto. In questo momento sbaglia chi alimenta tensione e anche chi si alimenta dalla tensione, che sono due cose diverse", conclude l'ex pm di Mani Pulite.
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