Politica
Regionali, tutti gli eletti e i clamorosi bocciati: Sangiuliano ce la fa per appena 300 voti, flop Boccia e Vendola
Nessuno come Zaia, l'ex governatore è il re di queste elezioni con oltre 200mila preferenze

GENNARO SANGIULIANO
Regionali, eletti e bocciati. Anche Bandecchi e la madre di "Giogiò" restano fuori
Le Regionali si sono concluse con verdetti netti, Campania e Puglia al centrosinistra e Veneto al centrodestra. Ma oltre ai risultati dei presidenti eletti, c'era grande attesa anche per altri illustri candidati. E come sempre ci sono stati successi personali incredibili ma anche flop clamorosi. Il re delle preferenze non è stato un candidato presidente ma un ex governatore, Luca Zaia ha ottenuto la cifra record di oltre 200mila voti personali. Chi invece è riuscito a entrare in Consiglio regionale, ma davvero per un soffio, è Gennaro Sangiuliano, l'ex ministro in Campania ce l'ha fatta per appena 300 voti. Diverso - riporta La Repubblica - il destino di Nichi Vendola in Puglia, che paga anche una particolare legge elettorale, il suo partito Avs infatti supera lo sbarramento del 4 per cento ma non ottiene nessun eletto in Consiglio, quindi Vendola resta fuori: "Delusione enorme", il suo commento.
Leggi anche: Campania, "Fico si accontenti dello stipendio. Se comanda davvero la regione diventa Africa in meno di due mesi"
Tornando in Campania, restano fuori dal consiglio due dei nomi più discussi di questa campagna elettorale. Maria Rosaria Boccia, - prosegue La Repubblica - che ha raccolto appena 160 preferenze: un risultato comunque non pessimo, considerato il disastro del candidato presidente, il sindaco di Terni Stefano Bandecchi, che in tutta la Campania si ferma a duemila voti. "Ma ci riproveremo alle politiche" dicono. Non è andata meglio a Daniela Di Maggio, la mamma di Giovanbattista Cutolo, "Giogiò", il musicista ucciso per niente a Napoli due estati fa: capolista della Lega, ha raccolto 964 voti, troppo pochi per essere eletta.
