E sulle pensioni Renzi si rivelò un perfetto democristiano - Affaritaliani.it

Politica

E sulle pensioni Renzi si rivelò un perfetto democristiano


Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


Che cosa facevano i governi della Prima Repubblica? I notabili del pentapartito, abilissimi nel districarsi tra leggi e sentenze della Consulta, quando sorgeva un problema ci mettevano una pezza e rimandavano tutto agli anni successivi. Il rottamatore di Firenze, il premier-segretario che vuole rivoluzionare l'Italia, si è mosso in perfetto stile democristiano. Di fronte alla sentenza della Corte Costituzionale il leader dem ha tirato fuori dal cilindro la mancia (elettorale?) di circa 500 euro per poco più di tre milioni di pensionati. Una mossa che mira da un lato a rispondere al diktat del massimo organo della Magistratura e dall'altro a non sfasciare i già fragili conti pubblici, ad evitare nuove tensioni con l'Europa e soprattutto a scongiurare lo scatto delle clausole di salvaguardia e l'aumento dell'Iva. Le sentenze, però, si rispettano. Proprio come quando viene condannato un politico e gli esponenti del Pd ripetono all'unisono questa frase. Ovviamente ci saranno centinaia di migliaia di ricorsi e forse anche una class action contro il governo promossa da Giorgia Meloni e da Fratelli d'Italia. E così, magari tra due o tre anni, saremo al punto di partenza, con un nuovo pronunciamento della Corte e con altri 18 miliardi di euro da trovare. Renzi ha imparato bene e in fretta a mettere la polvere sotto il tappeto, ma prima o poi i nodi vengono al pettine...