Squinzi: abbassare le tasse sia sulla casa sia sul lavoro - Affaritaliani.it

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Squinzi: abbassare le tasse sia sulla casa sia sul lavoro



Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


"Diciamo che dal segno negativo siamo passati al segno positivo. Poi da questo a dire che l'Italia è ripartita c'è ancora un pochettino da fare". Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, intervistato da Affaritaliani.it, commenta così le parole del premier Matteo Renzi, secondo il quale 'l'Italia è ripartita. Lo dicono i numeri dell'Istat, del Fmi, dell'Inps. E tutto questo è frutto delle riforme'. Il leader degli industriali aggiunge: "Siamo certamente sulla strada buona ma non siamo ancora proprio fuori".

Il presidente del Consiglio non ha escluso 'sorprese' sull'Ires già nel 2016, che cosa ne pensa? Sarebbe una buona notizia? "Sicuramente sì. Tutto quello che è abbassamento di tasse sono buone notizie", spiega Squinzi. Ma meglio tagliare le tasse sulla casa o sul lavoro e per le aziende, visto che forse non ci sono i soldi per un intervento su entrambi i fronti? "Tutte e due. Basterebbe fare un po' di spending review e si potrebbero fare tutte e due le cose". Anche dall'Europa potrebbero arrivare maggiori margini di manovra per il governo? "Questo è un discorso un po' più complicato, ma se venisse qualcosa in più anche da quel fronte andrebbe certamente bene", conclude il presidente di Confindustria.

LE PAROLE DI MATTEO RENZI - "L'Italia e' ripartita. Ma non lo dico io, lo dicono i numeri Istat, Fmi, Inps. Tutto questo e' frutto delle riforme". Cosi' il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in un'intervista su La Repubblica. Ora, aggiunge, "la vera questione e' creare un clima di fiducia". Secondo Renzi il progresso dell'Italia "ce lo stanno riconoscendo i principali operatori del mondo economico e finanziario globale. Spero che il Jobs Act sia riconosciuto da tutti per quello che e': un'occasione per aumentare i diritti e ridurre il precariato, con buona pace di chi urlava il contrario". Quanto all'abolizione della Tasi per tutti, osserva: "Toglierla sulla prima casa per tutti e per sempre e' un fatto di giustizia sociale in un Paese in cui il 75% dei possessori di prima casa e' un lavoratore dipendente. Ovviamente chi ha di piu' - e dunque dalla seconda casa in poi - continuera' a pagare la seconda, la terza, la quarta, eccetera. Le tasse scendono. Davvero". Taglierete anche l'Ires? "Nel 2017 senz'altro. Nel 2016 qualche altra sorpresa ci sara' e sara' positiva". Su possibili misure sui consumi dice: "Oggi mi permetto di dire che la vera questione e' creare un clima di fiducia nel Paese. Solo questo puo' portare i risparmiatori italiani, che sono molto oculati e prudenti e non a caso sono i risparmiatori piu' forti del mondo, a mettere di nuovo in circolo i soldi. Ci sara' ma non posso ancora indicarle i dettagli. Dico solo che abbiamo una sensibilita' particolare verso i bambini che soffrono l'indigenza. Che sono tanti e non solo al Sud".

"Io voglio il Pd unito, sempre. E lavoro per questo", anche se "c'e' ancora qualcuno che forse non ha ancora elaborato a pieno il lutto del congresso". Cosi' il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in un'intervista su La Repubblica. "Siamo quasi a meta' della mia segreteria: tra breve chiunque potra' metterla in discussione e vincere il congresso", aggiunge, e poi sottolinea: "E' giusto che ci sia spazio per le idee altrui, in particolar modo sui temi costituzionali. Dovremo invece trovare regole condivise sul voto di fiducia, ma sara' un tema che ci porremo in futuro, non adesso".