Schlein le prova tutte per non restare isolata. Schiaffo da Conte sulla Rai
Lo schiaffo di Conte sull’"occupazione della Rai". Elly Schlein non sa più a chi dare i resti
Elly Schlein non sa più a chi dare i resti
Elly Schlein le sta provando tutte per non rimanere isolata ma non ce la fa. Bullizzata da Conte e alla mercé dei venti, cerca disperatamente di fare alleanze che scioglie il giorno dopo e vede avvicinarsi le elezioni europee di giugno e con esse la fine del suo mandato da segretaria del Pd. Paolo Gentiloni ha detto che tornerà in Italia e questo nel linguaggio post-sovietico del Pd significa che sta puntando il posto della milionaria bolognese con cittadinanza svizzera e americana.
Del resto Elly si è ritrovata per puro caso a guidare il più grande partito dell’opposizione. La tessera l’ha infatti presa solo all’ultimo momento e prima si era distinta solo per alcune occupazioni fisiche e adolescenziali della sede del partito, puro frutto del radicalchicchismo più esasperato. Ma quali sono i suoi problemi?
Il primo è il rapporto con Giuseppe Conte, uno dei più grandi furboni della politica italiana, uno che dal nulla ha fatto fuori nell’ordine: Luigi Di Maio, Beppe Grillo, Matteo Salvini, Mario Draghi e con Renzi e ha andato a patta, al costo di suicidarsi entrambi con le elezioni anticipate che hanno fatto poi vincere il centro – destra.
Elly è del tutto impreparata ad affrontare un personaggio come Conte, una sorta di Zelig che si è presentato come “avvocato col popolo” con il governo di destra giallo – verde, comunista con quello giallo – rosso ed infine europeista arcobaleno con quello di Mario Draghi.
A Conte, che fa del situazionismo il suo mantra, interessa solo il Potere, indipendentemente dall’alleato di turno. I Cinque Stelle non hanno alcune ideologia, sono una forma liquida adattabile a qualsiasi contesto, hanno la forma dell’acqua. E quindi la Schlein si trova come in un film dell’orrore dove il mostro la insidia e lei non sa come difendersi. Lo dimostrano le continue oscillazioni a cui è soggetta.
Schlein e lo schiaffo di Conte sull’"occupazione della Rai"
Da ultimo ha ricevuto da Giuseppe Conte un sonoro ceffone sulla “occupazione della Rai” che l’adolescenziale e barricadera Elly aveva lanciato pensando di essere ancora al liceo. E siccome la sua elezione nelle scellerate “primarie aperte” sono state frutto proprio delle truppe cammellate dei Cinque Stelle, siamo di fronte ad una sorta di karma per cui ora subisce il volere dell’avvocato pugliese.
Ma il partito che è stato di Togliatti, Berlinguer, Napolitano, Moro, Zaccagnini, De Mita, Rutelli, Veltroni, D’Alema, Prodi non potrà tollerare ancora molto questo stato di cose e il minaccioso avvertimento del ritorno di Gentiloni è il chiaro segnale che “qualcosa è cambiato” e i pretoriani- con il loro seguito di sicari- si stanno avvicinando a Roma.