Politica
Schlein-Meloni, il duello è aperto: ma Elly vada avanti senza "padrini"

Nella democrazia dell'alternanza, tra un anno, alle elezioni europee si sfideranno due donne "underdog": duello aperto tra Meloni-Schlein
Schlein vince le Primarie del Pd, ma Elly sarà in grado di decidere linea e candidature in autonomia? Il commento
Nella democrazia dell’alternanza, tra un anno, alle europee, si sfideranno due donne “underdog”. La premier in carica, Giorgia Meloni, 46 anni, a cui prima i capi della destra e post-AN e poi gli elettori hanno dato (non regalato) la leadership del centrodestra, preferendola a Salvini e al declinante, ma non rassegnato, Berlusconi. Contro Giorgia Elly Schlein, 37 anni: con lei, alle primarie, ha vinto il Pd “sindacato delle minoranze” (etniche, di genere, etc).
Una torsione a sinistra, che ha concluso un esperimento mai riuscito, appunto il PD. “Ora si cambia, faremo opposizione”, ha annunciato la nuova leader. Meloni ha detto, e sinora lo ha dimostrato, che non è ricattabile. Schlein deciderà linea e candidature in autonomia? Peseranno, e quanto, i consigli di D'Alema, Bersani, Franceschini, Orlando, Boccia, Zingaretti e Landini, che hanno sostenuto la giovane deputata?
Un solo consiglio: vada avanti senza padrini, e rifiuti il sostegno, mai disinteressato, dei “giornali-partito”. Come fu per il quotidiano romano, fondato da Scalfari, prodigo di indicazioni, da Prodi in poi, ai predecessori di Elly, poi regolarmente asfaltati, nelle gabine, dal Cavaliere di Arcore, nel ventennio berlusconiano, e cinque mesi fa da Meloni.