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Politica
Scuola, Azzolina firma ordinanza: avvio lezioni il 14 settembre
Lucia Azzolina

La ministra Lucia Azzolina ha firmato l'ordinanza che stabilisce l'avvio delle lezioni per l'anno scolastico 2020/21 dal giorno 14 settembre 2020. La data prevista dall'ordinanza vale per tutte le scuole dell'infanzia, del primo ciclo e del secondo ciclo di istruzione appartenenti al sistema nazionale di istruzione, compresi i Centri provinciali per l'istruzione degli adulti, su tutto il territorio nazionale. Le Regioni adotteranno, poi, le determinazioni di propria competenza in materia di calendario scolastico, ferma restando la necessita' di effettuare almeno duecento giorni di lezione, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente. Confermato lo svolgimento, a decorrere dal 1 settembre 2020, delle attivita' di integrazione e recupero degli apprendimenti relativi all'anno scolastico 2019/2020.

Scuola, riaperture a rischio. I fornitori:"Non c'è tempo per trovare i banchi"

L'emergenza Coronavirus in Italia continua, per questo le riaperture delle scuole a settembre restano un rebus. La ministra Azzolina, intervistata ad Agorà su Rai 3, ha provato a rassicurare, ma in realtà ha aperto un fronte in più di preoccupazione. “Il 14 settembre si torna a scuola, la propaganda dell’opposizione terrorizza le famiglie. Elezioni? Enti locali e Lamorgese valutino sedi alternative alle scuole. E sui banchi: "Non è stato mai investito nulla sugli arredi scolastici. Oggi mettiamo 2,9 miliardi sulla scuola solo a settembre e da gennaio a oggi 6 miliardi di Euro. C’è una gara Europea per la fornitura di banchi. Non serve polemica, bisogna lasciarci lavorare”.

I fornitori però non sono così tranquilli. Rischiano di diventare i banchi - riporta il Corriere della Sera - il vero nodo della ripartenza della scuola a settembre. Nonostante i 2,9 miliardi che il governo ha messo a disposizione, si apre un nuovo fronte: i produttori di arredi scolastici, rappresentati da Assufficio di Federlegno e Assodidattica, dicono di non essere in grado di fornire i tre milioni di banchi richiesti dal bando di gara europea del commissario all’emergenza Domenico Arcuri. «Missione impossibile», denunciano le aziende del settore, spiegando che «in pratica significa che dal 7 al 31 agosto, cioè in 23 giorni compresi tutti i festivi, dovrebbe essere concentrata la produzione di 5 anni». Ma se il bando dovesse andare «deserto», come loro prevedono, la scuola rischierebbe di non riaprire, spiegano dallo staff di Arcuri, perché le aule non potrebbero rispettare le linee guida del distanziamento anti-Covid.

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