Politica
Primarie, Toti dopo l'alt di Silvio: "Utili quando manca l'accordo"

Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"Sono d'accordo con il presidente Berlusconi per quanto riguarda l'inefficacia dimostrata fino ad oggi dalle primarie celebrate dal Partito Democratico e, come ho avuto modo di ripetere più volte, ritengo che l'accordo politico tra i partiti del Centrodestra sia la via maestra per l'individuazione di candidati e programmi". Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e consigliere politico di Forza Italia, intervistato da Affaritaliani.it, interviene dopo l'altolà di Berlusconi alle primarie.
"Tuttavia - spiega il Governatore della Liguria - in un Centrodestra sempre più frastagliato il problema si pone quando non c'è un accordo e l'alternativa è la divisione della coalizione su più candidati o l'inviduazione di un metodo e regole accettate da tutti che possano essere utili per trovare una sintesi. In ultima analisi, quando esiste un accordo nulla questio, ma quando non esiste occorre trovare un metodo per stare insieme perché l'unico modo per essere competitivi è l'unità. Lo dimostrano le ultime Regionali dove in Veneto e in Liguria uniti abbiamo vinto, e in Umbria abbiamo ottenuto un ottimo risultato, mentre altrove - dalla Toscana alle Marche - l'inesistenza di regole ha portato la coalizione a correre con più candidati lasciando campo libero alla sinistra".
"Le primarie - conclude Toti - non sono quindi un obiettivo ma possono essere uno strumento utile, come tra l'altro aveva già stabilito l'Ufficio di Presidenza del nostro partito nel maggio del 2014, quando all'unanimità approvò proprio le proposte del presidente Berlusconi che prevedevano in taluni casi la possibilità di ricorrere alle primarie di coalizione".