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Politica
Ue, Franco: "Il debito dovrà calare". Draghi: "Serve riforma patto stabilità"
Mario Draghi 
Lapresse

"Il debito può raffozzarci, se ci permette di rafforzare il benessere del nostro Paese, come è avvenuto durante la pandemia. Ci può rendere più fragili se, come troppo spesso è accaduto in passato, le risorse vengono sprecate". Sono le parole del premier Mario Draghi, intervenuto all'adunanza solenne di chiusura dell'a.c. dell'Accademia Nazionale dei Lincei. Il presidente del Consiglio ha ribadito: "Il debito può unirci, se ci aiuta a raggiungere il nostro obiettivo di prosperità sostenibile, nel nostro Paese e in Europa. Ma il debito può anche dividere se solleva lo spettro dell'azzardo morale e dei trasferimenti di bilancio come ha fatto dopo la crisi finanziaria".

Stato "cruciale" per la transizione energetica

Relativamente alla transizione energetica, Draghi, nel corso del suo intervento ha dichiarato la consapevolezza dell'importanza della ricerca e di un percorso che porterà - spiega - le generazioni future verso gli obiettivi del 2030 e del 2050, che vedono il ruolo dello Stato attivo e cruciale per gli stessi. "Non solo nella costruzione di infrastrutture chiave nella ricerca e nello sviluppo - aggiunge -. Ma soprattutto nel catalizzare gli investimenti privati nelle aree di priorità. Dando fiducia. Semplificando le procedure. Aiutando le imprese a gestire il rischio in aree nuove. Disegnando politiche di decarbonizzazione trasparenti e condivise tra Paesi".

Ue, Franco: "Stretta di bilancio ora prematura. Ma i debiti scendano"

"Siamo a favore dell'estensione della clausola di sospensione generale delle regole al 2022. E siamo per la riapertura di un dibattito sulla riforma delle regole di bilancio dell'Ue, dalla seconda metà di quest'anno. Penso che nei prossimi trimestri dovremmo evitare una stretta prematura della politica di bilancio in Europa che rischierebbe di inficiare l'impulso alla crescita indotto da Next Generation EU". Sono le parole del ministro dell'Economia, Daniele Franco, intervistato dal CorSera. "Prima di intraprendere un graduale processo di risanamento dobbiamo tornare alle tendenze di prima della crisi in termini di traiettoria di crescita del Pil reale, non solo tornare al livello di Pil di prima della crisi. E credo che le nuove regole debbano evitare effetti pro-ciclici nella politica fiscale. Dovrebbero anche essere disegnate in modo che siano ragionevolmente semplici da gestire e far rispettare" ha aggiunto. Quando gli viene chiesto se ci saranno regole diverse per i Paesi più indebitati, Franco risponde che "le regole dovrebbero applicarsi a tutti, quindi penso che saranno omogenee. Ovviamente i Paesi ad alto debito dovrebbero ridurre il rapporto fra debito e Pil".

 

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