Unioni civili, Pd spaccato. Speranza sfida Renzi: congresso anticipato - Affaritaliani.it

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Unioni civili, Pd spaccato. Speranza sfida Renzi: congresso anticipato

Il partito della Nazione da una parte, l'Ulivo dall'altra: la minoranza dem lancia la sfida e l'11 e il 12 marzo dovrebbe presentare la candidatura di Roberto Speranza e un programma alternativo a quello del segretario. "Il Pd avra' un congresso nel 2017 e li' vedremo se vincera' Renzi o chi e' bravo soltanto a lamentarsi", e' la risposta del ministro Boschi. "Speranza vede solo fantasmi", rilancia Serracchiani. Il congresso dovrebbe essere comunque anticipato a gennaio o alla primavera dell'anno prossimo ma l'intenzione del premier e' quella di arrivare alla scadenza della legislatura. E di non imbarcare, ribadiscono dal Pd, Verdini nella maggioranza o nel governo. Basta veti e ricatti, il tema del congresso non e' al centro dei nostri pensieri, spiegano dal Nazareno, hanno aperto una polemica sbagliando temi e tempi. "La verita' - sottolinea uno dei 'big' del partito - e' che non hanno un leader e la candidatura di Rossi li ha spiazzati e costretti ad alzare il tiro".

L'obiettivo del Pd e' quello di rilanciare la vittoria sulla legge del conflitto d'interessi e sulle unioni civili. E anche sulla riforma delle adozioni si puntera' alla compattezza: una riunione dei deputati e' prevista per mercoledi', per mettere a punto il ddl che arrivera' a Montecitorio in tempi brevi. Ma nel mirino della minoranza piu' che il passo indietro sulla stepchild adoption c'e' appunto l'apporto di Verdini nei voti di palazzo Madama. Il tentativo di 'scalata' al partito iniziera' con le amministrative, dove si e' deciso di puntare tutto su Morassut e gli stessi renziani non nascondono i timori sulla sorte di Giachetti a Roma e dell'esito a Napoli e in altre realta'. Poi si porra' il tema della separazione tra candidato alla segreteria e candidato premier. "Le regole - spiegano ancora fonti dem - le hanno scritte loro e non si cambiano". I bersaniani temono che qualche sottosegretario passi ad Ala e che Renzi allarghi la maggioranza senza passare dal congresso. Dal canto suo Verdini ha invitato i suoi alla calma, di non rispondere alle provocazioni. L'ex coordinatore azzurro dovrebbe incontrare i senatori in settimana e discutere anche delle prospettive future. E' tornata in auge l'idea di strutturarsi partito, con un proprio simbolo e propri dirigenti sul territorio per preparare le amministrative e soprattutto la battaglia sul referendum.