Politica
Verdi con frutta e verdura a Montecitorio contro norma su fanghi depurazione

Verdi, fermare norma Dl Genova su fanghi depurazione
Verdi con frutta e verdura davanti Montecitorio contro diossina Il flash mob dei Verdi, con il leader Angelo Bonelli, davanti a Montecitorio parla della parte del decreto Genova (oggi approdato in Aula alla Camera) dedicata al trattamento dei fanghi.
"Chiediamo al governo di modificare l'articolo 41 del decreto su Genova che, così com'è, prevede un aumento di venti volte degli idrocarburi presenti nei fanghi di depurazione da spargere sui terreni agricoli", ha detto Angelo Bonelli nel corso del flash mob davanti a Montecitorio.
"I valori consentiti per gli idrocarburi con catene di carbonio comprese tra C10 e C40 - spiega Bonelli - grazie a questo articolo sono stati alzati da 50 mg/Kg a 1.000 mg/kg. Non solo: la misurazione dei livelli non sarebbe effettuata sulla 'sostanza secca', ma sul cosiddetto 'tal quale', cioè un campione cui può essere aggiunta acqua, riducendo quindi la concentrazione di idrocarburi".
"Inoltre - continua Bonelli, che ha portato con se verdure e ortaggi simbolicamente colorati di blu, come fossero 'tossici' - la situazione potrebbe peggiorare, poiché un emendamento, presentato dai parlamentari Flavio Di Muro (Lega) e Gianluca Rospi (Movimento Cinque Stelle), se passasse favorirebbe una sanatoria che permetterebbe di scaricare fanghi con diossina nei campi agricoli". Secondo Bonelli "con questo emendamento" si introdurrebbe "una licenza d'inquinare sui fanghi di depurazione destinati ai suoli agricoli, poiché si prevede che nei fanghi di depurazione da spargere nei campi ad uso agricolo possano essere presenti Pcdd (policloro-dibenzo-p-diossine) e Pcdf (dibenzofurano policlorurato, un'altra diossina) e i Pcb (policlorobifenili)", oltre a "toluene, selenio e Ipa (Idrocarburi policiclici aromatici) in quantità elevatissime". "Questa norma - osserva Bonelli - eluderebbe i limiti contenuti nel Testo Unico dell'Ambiente del 2006. I livelli indicati nell'emendamento proposto in alcuni casi supererebbero di centinaia di volte quelli fissati dalle norme del 2006. Si autorizzerebbe ad accumulare sui terreni destinati all'agricoltura diossine, Pcb e micro-inquinanti tossici trasformando nel tempo quei terreni in aree da sottoporre a bonifica, contaminando le matrici ambientali e la catena alimentare".