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Fisco e Dintorni
L’avvocato è ancora parte nel processo?
Avv. S. Donadei

I provvedimenti governativi in tema di emergenza sanitaria hanno messo in atto una netta linea di demarcazione tra pubblico impiego, che rappresenta l’esercizio del potere e dei servizi pubblici e le parti private, ritenuta “utenza”. Nel settore Giustizia la medesima concezione viene applicata con superficiale indifferenza verso il ruolo essenziale dell’avvocato, ritenuto dalla civiltà giuridica moderna, parte necessaria del giusto processo. L’avvocato nel sistema attuale è invece definito “utente” del sistema. Viene fatto entrare nel processo per rigide fasce orarie, si deve adeguare a scrivere su scomodi angoli di tavoli quando si trovano ed a volte in piedi. Viene fatto attendere sovente in assembramenti fuori dalle aule di udienza, se non addirittura fuori dai cancelli degli uffici. In cancellerie può entrare previo appuntamento (a pena di educandi rimproveri di qualche rigido cancelliere). L’avvocato era già divenuto il “cancelliere” del sistema giustizia, essendogli stati imposti gli oneri dei depositi telematici, della certificazione di conformità e quant’altro prevede il processo telematico. Oggi il dubbio pressante è: l’avvocato è parte essenziale del processo, oppure l’evoluzione lo riterrà parte non più indispensabile e quindi eventuale, quale mero rappresentante o “passa carte” del cittadino? Si cerca di sminuirne il ruolo, per dare maggiore credibilità ad un sistema che, al contrario, la cerca da qualche anno?

Il dubbio sorge proprio alla luce delle disposizioni emergenziali. Che fine ha fatto il ruolo sociale dell’avvocato o l’idea dell’avvocato nella Costituzione? Siamo ancora in condizioni di esercitare con dignità ed onore la professione più bella ed importante della storia, per la tutela dei diritti? Oppure bisogna adeguarsi ad un sistema che vede come fastidiosi coloro che propongono idee e modelli diversi da coloro che esercitano un potere. Il mondo del diritto ha bisogno di un’avvocatura valida, preparata, efficiente, ma tutelata anche nell’esercizio delle sue funzioni. La funzione sociale dell’avvocato deve tornare ad essere al centro del dibattito di crescita dell’avvocatura. Deve prevalere la preparazione culturale nel diritto, piuttosto che quella in burocrazia. La Giustizia è Diritto ed il Diritto è Giustizia. La burocrazia non ha mai favorito la crescita sociale e culturale di nessuna comunità.

 

Avv. Salvatore Donadei

Presidente Camera Civile Salentina

Coordinatore Regionale Camere Civili di Puglia

 

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    #avvdonadei #avvsances #processo #burocrazia





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