Pillole d'Europa

di Cinzia Boschiero

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Pillole d'Europa
Equità e cure, Intelligenza Artificiale in guerra, borse di studio, nuove app

Nella foto: prof. Michele Poerio, Presidente FEDERSPEV 

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI  EUROPEI  E  CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo  un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla  e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

 

Domanda: ci sono delle questioni etiche aperte quando in Sanità mancano le risorse e sembra che il medico sia costretto a dover fare delle scelte su chi curare in base a valutazioni di sopravvivenza e di emergenza. In Europa se ne parla come si sta facendo in Italia? Barbara Padovano

Risposta:   sì, in particolare la FEDERSPEV  e il suo presidente, prof. Michele Poerio, si sono attivati da subito sia a livello nazionale che a livello europeo, ha anche mandato una diffida al Ministro della Salute italiano in merito al nuovo piano pandemico 2021-2023 per contestare una impostazione non etica, che possa mettere in difficoltà medici che si ispirano per professione al giuramento di Ippocrate e che rispettano il principio  di uguaglianza nella cura dei malati di qualsiasi patologia in base anche ai principi della costituzione italiana e alle leggi internazionali che tutelano i diritti umani. Come ha affermato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nessuno deve essere lasciato indietro in questa  nostra Unione europea in tutti gli ambiti, dalla sanità alla  transizione verso il Green deal, alle forniture di assistenza e servizi di qualità.

 

Domanda: con tutte le innovazioni tecnologiche lei sa se per caso per chi è malato di miastenia ci sono supporti e aiuti on line o studi europei nuovi? Laura Vincenzi

Risposta:  sì,  è stata lanciata MyRealWorld MG, un’applicazione su smartphone pensata per le persone con Miastenia Grave. Fa parte di uno studio internazionale e osservazionale  oltre ad essere uno strumento innovativo ed ha  l’obiettivo di aiutare i ricercatori a comprendere il peso della malattia sui pazienti e sulle loro famiglie e valutare, quindi, la qualità della vita. “Sono tante le richieste di informazioni da parte dei pazienti che arrivano in questo particolare periodo”, dice il dott. Renato Mantegazza, Presidente Associazione AIM - Associazione Italiana miastenia ( www.miastenia.it) che organizza un webinair di aggiornamento in merito per pazienti e medici il 19 febbraio, “evitare sforzi psico-fisici può sicuramente alleviare i sintomi della miastenia grave, dunque, il ricorso alla telemedicina e alla teleassistenza è necessario adesso più che mai. Oltre a ciò, al momento non è ancora noto se i pazienti con Miastenia Grave e i loro trattamenti immunosoppressivi rischino maggiormente di contrarre il Covid-19 o di essere affetti da una forma più grave. L’AIM, nel frattempo, ha chiesto al Ministro della Salute e al Presidente di AIFA di poter inserire i pazienti con Miastenia Grave nell’elenco dei pazienti prioritari per un’eventuale vaccinazione”. La app  MyRealWorld MG, gratuita e scaricabile su smartphone con sistema operativo iOS o Android presto presenterà un’importante novità che sarà presenta  nel corso del 2021. A marzo sarà disponibile uno studio caregiver burden , parallelo a quello già presente sull’app per i pazienti, rivolto ai caregiver, coloro che supportano le persone affette dalla miastenia grave. Lo studio  a carattere farmaco-economico coinvolgerà persone di cinque Stati europei ed è stato ideato al fine di comprendere l’impatto della patologia sulla vita e sul benessere di queste figure, inclusi gli operatori sanitari.

 

Domanda: ci sono delle opportunità europee per i giovani oculisti? Leandro Fucetti

Risposta: sì. La società scientifica degli oculisti ambulatoriali collabora con ESASO e offre ogni anno borse di studio. La Presidente Flavia Ronconi e Danilo Mazzacane, segretario generale GOAL spiegano:” Ogni anno assegniamo delle borse di studio per gli under 35 in oftalmologia. Quest’anno 2021 c’è una novità: i giovani che abbiamo selezionato potranno  frequentare un corso di 5 giorni (pratica e teoria) a Lugano presso il centro di formazione ESASO. ESASO infatti ha risposto con entusiasmo alla nostra richiesta di assegnare  le borse di studio ai giovani oculisti”. Si tratta di un premio che aggiunge prestigio alla qualità di ciò che GOAL intende offrire ai giovani: nuove opportunità di crescita sia formative che professionali. I vincitori delle  borse di studio ESASO quindi sono giovani valenti specializzandi che, nell’anno 2020, si sono distinti nella lotta contro il Covid-19 Eleonora Micheletti, della scuola di specializzazione diretta dal Prof. Luciano Quaranta – Università degli Studi di Pavia;  Vincenzo Starace, della scuola di specializzazione diretta dal Prof. Francesco Bandello – IRCCS Ospedale San Raffale, Milano; Giacomo Visioli, della scuola di specializzazione diretta dal Prof. Alessandro Lambiase – Policlinico Umberto I, Roma. La Fondazione Scuola Europea di Studi Avanzati in Oftalmologia (ESASO) ha sede presso l’ospedale italiano di Lugano con spazi di 400mq di laboratorio ad alta tecnologia (ESASO Training Centre – ETC) , organizza corsi di formazione avanzata sia on line che in presenza con la partecipazione di medici oftalmologici provenienti da oltre 35 Stati. Organizza congressi e assegna borse di studio; ha anche un secondo campus a Singapore e uno in fase di realizzazione in Polonia. “E’ fondamentale che i nostro giovani oftalmologi italiani abbiano una formazione  europea ed internazionale ma è altrettanto fondamentale che poi possano lavorare in Italia. Come GOAL” dice il dott. Mazzacane,”intendiamo infatti valorizzare la dimensione europea del ruolo dell’oftalmologo ed evidenziare anche le nuove professioni che si stanno delineando con l’avanzamento delle nuove tecnologie anche nel nostro settore, come ad esempio i neuro-oftalmologi. Ecco perché da tempo abbiamo instaurato una serie di sinergie con centri europei ed internazionali di qualità come ESASO a favore delle nuove generazioni”.

Domanda: ci sono delle linee guida europee relativamente all’utilizzo dell’ intelligenza artificiale nel settore bellico? Carlo Saperti

Risposta: sì. Proprio di recente al Parlamento europeo se ne è discusso. Gli eurodeputati hanno  affermato che l'intelligenza artificiale deve essere soggetta al controllo umano, in modo da essere corretta o disabilitata in caso di comportamenti imprevisti. Con una risoluzione approvata mercoledì scorso è stato chiesto un quadro giuridico comunitario sull’IA con definizioni e principi etici, che coprano anche il suo impiego in campo militare. Gli eurodeputati, inoltre, chiedono agli Stati membri di garantire che l’IA e le tecnologie ad essa correlate siano incentrate sull’uomo,  destinate al servizio dell’umanità e del bene comune. L'uso di sistemi d'arma autonomi e letali (LAWS, Lethal Autonomous Weapon System) solleva questioni etiche e legali fondamentali. Gli eurodeputati hanno ribadito che serve una strategia comune dell’Unione Europea che li proibisca e la messa al bando dei cosiddetti "robot assassini". La decisione di selezionare un bersaglio e di compiere un'azione letale utilizzando un sistema d'arma autonomo deve sempre essere presa da un essere umano con adeguato livello di controllo e giudizio, in linea con i principi di proporzionalità e necessità. L'Unione europea  deve inoltre assumere un ruolo guida , secondo il Parlamento europeo, nella creazione e nella promozione di un quadro globale che regoli l'uso militare dell'IA, a fianco dell'ONU e della comunità internazionale.

 

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