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Sanremo 2023: Marco Mengoni vince "il festival della depressione"

La provocazione di Dario Salvatori: "E' un cast da curare"

Prima ancora di cominciare, il Festival di Sanremo 2023 crea polemica. A lanciare la provocazione delle vigilia è il critico musicale Dario Salvatori, secondo il quale Amadeus avrebbe messo insieme “un cast da curare”. Salvatori aggiunge che “più della metà hanno fatto un outing non rispetto alla propria sessualità, ma sulla propria disperazione. Più della metà dei testi riguardano infatti la depressione. Kekko dei Modà esce dalla depressione dovuta alla loro storia travagliata, sono in ripresa dopo un periodo in cui sono stati lasciati fuori dal circuito musicale; c’è la depressione di Grignani, che dedica questa canzone ad un padre con cui non si parla più. C’è anche la depressione di Paola e Chiara, che si erano separate, una doveva avere una carriera cinematografica, ma poi non se n’è fatto niente. C’è la depressione di Giorgia – prosegue – che rientra dopo tanto tempo senza aver fatto brani da classifica con una canzone dedicata ad Alex Baroni (il suo ex fidanzato, scomparso nel 2002, ndr) e Levante canta un pezzo sulla depressione post partum”. 

 

dario salvatori
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Su Amadeus, Dario Salvatori dice: “Credo che sia un grandissimo maestro di cerimonie, fa una zuppa con gli ingredienti che ha, è un uomo da mixing; ma la realtà è che si tende a lanciare artisti che poi non mostrano di avere una lunga carriera, finchè lo fa un talent si può capire, il Festival di Sanremo, tradizionalmente, si occupava di quelli che metteva in gara. Poi, non c’entra lui, ma l’ambiente, la voglia di vincere è diminuita rispetto al passato”.

Sanremo 2023: vince Mengoni, davanti a Giorgia e Anna Oxa 

Nell'edizione 2023 di Sanremo cambiano anche le modalità di votazione. Il vincitore viene scelto, attraverso un televoto che riguarda i primi cinque classificati arrivati al sabato (fino all’anno scorso erano i primi tre); eliminata da tempo ormai la giuria di qualità, della quale Salvadori ha fatto più volte parte. “Una volta – ricorda il critico – il presidente era Ennio Morricone, un’altra Luis Bacalov, gente da Oscar, gente che un po' ne masticava. Il voto della sala stampa ogni anno perde importanza. Da quando lo strumento di voto è diventato il telefonino, poi il rush finale lo fanno i giovani; in qualche modo si vuole premiare un certo cambio in atto. È interessante infatti notare che fino al venerdì stanno in classifica i nomi da RaiUno, quelli che poi vanno ospiti nei programmi di Carlo Conti”; più morbido per quel che riguarda la credibilità di un premio consegnato senza alcun giudizio tecnico e specialistico: “E' vero, gli Oscar e i Grammy non vengono consegnati con il televoto, ma noi, come diceva Vasco, non siamo mica gli americani”.

Idee chiare per quanto riguarda il suo personale pronostico:Quest’anno può vincere Mengoni, perché ha già vinto dieci anni fa (e queste storie a Sanremo contano) ma prende anche un target di giovani; il secondo posto se lo combattono due donne: Giorgia e Anna Oxa. Il terzo potrebbe essere combattuto da Ultimo e Tananai”. Riguardo la sua preferenza personale, Salvatori cita, nel bene e nel male, due giovani: “Madame mi piaceva perché la ritenevo coraggiosa, poi però si è un po' sgranata, io ho spinto perché vincesse il premio della critica e il premio Lunezia, ma dopo due mesi ha fatto il tormentoncino, poi voleva stupire con il titolo ‘Puttana’, che poi ha cambiato dicendo che è stata una propria scelta; quindi mi piace meno. L’atteggiamento di Leo Gassmann mi ha colpito molto: l’anno scorso Amadeus lo aveva invitato in quanto vincitore di Sanremo Giovani della precedente edizione, ma ha saltato perchè non aveva la canzone, a me questa modestia piace”. La citazione finale però va ad un’altra artista: “È complicato fare uno spettacolo semplicemente davanti ad un’asta, Anna Oxa è una performer da palcoscenico, una volta è venuta oliata, un’altra con il perizoma in bella vista, un’altra volta è vestita da punk, io da lei mi aspetto qualcosa”. 

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