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Il Sociale
Randstad premiata da UNHCR per il progetto di CSR "Without Borders"
Fabio Costantini, Chief Operations Officer Randstad HR Solutions

Randstad premiata da UNHCR per il progetto di CSR "Without Borders": formati 362 candidati stranieri, 43 sono stati inseriti in azienda

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha assegnato a Randstad il logo “Welcome. Working for Refugee Integration”, il riconoscimento che premia le aziende che, in Italia, si impegnano per favorire l’integrazione lavorativa dei beneficiari di protezione internazionale.

Premiati i risultati di Without Borders, il progetto di responsabilità sociale di Randstad che punta all’inclusione sociale dei candidati stranieri richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale o soggiornanti di lungo periodo attraverso la formazione e l’inserimento lavorativo

Più di 30 percorsi formativi per 362 candidati stranieri – richiedenti asilo, titolari di protezione internazionale o soggiornanti di lungo periodo –, orientati sulle possibilità e le richieste del mercato del lavoro e formati su competenze linguistiche, tecniche e soft skills, e 43 inserimenti in azienda con un contratto di lavoro o di tirocinio negli ultimi due anni.

Sono i numeri di “Without Borders”, il progetto di responsabilità sociale per il quale Randstad, primo operatore mondiale nei servizi per le risorse umane, è stata premiata oggi dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) con il logo “Welcome. Working for Refugee Integration”, il riconoscimento assegnato ogni anno alle aziende che, in Italia, si impegnano per favorire l’integrazione lavorativa dei beneficiari di protezione internazionale.

Nel 2019, nei sei mesi di durata del progetto, sono stati attivati 26 percorsi formativi che hanno coinvolto 257 candidati, di cui 30 sono stati inseriti in azienda con un contratto di tirocinio o lavoro.

Nonostante l’emergenza Covid19, il progetto è proseguito nel 2020 in modalità virtuale, con 15 corsi di formazione per un totale di 105 persone formate, più altre trenta che inizieranno il percorso nei mesi di novembre e dicembre, e 13 che hanno iniziato a lavorare.

Without Borders è un progetto di responsabilità sociale promosso da Randstad Education, la divisione Randstad che affronta la carenza di competenze con azioni per migliorare l’occupabilità delle persone e per aiutare le imprese dei territori nella progettazione dei migliori piani di formazione, che punta all’inclusione sociale dei candidati stranieri richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale o soggiornanti di lungo periodo attraverso la formazione e l’inserimento lavorativo.

I percorsi formativi comprendono, a seconda del progetto attivato, prevedono formazione linguistica, corso di orientamento e ricerca attiva del lavoro e corsi professionalizzanti per l’acquisizione di nuove competenze. I candidati sono seguiti da un tutor anche per quanto riguarda le soft skills e la ricerca delle occasioni di lavoro, per tutta la durata del tirocinio e nei primi tre mesi successivi all’inserimento in azienda.

“Il logo Welcome. Working for Refugee Integration è un importante riconoscimento a un progetto che aiuta i candidati stranieri a inserirsi nel mercato del lavoro, attraverso attività di orientamento al lavoro, mappatura delle competenze linguistiche e tecniche, organizzazione di tirocini formativi e promozione di opportunità di lavoro - afferma Fabio Costantini, Chief Operations Officer di Randstad HR Solutions -. Without Borders è parte della strategia di Randstad per contribuire a costruire un mondo del lavoro più equo e sostenibile, basato sull’inclusione di tutte le diversità. Non si tratta soltanto di un tema etico, ma anche di business: includere le diversità significa valorizzare un patrimonio di idee, competenze e talenti che possono render le aziende più competitive e attrattive”.

Da sempre Randstad sostiene i valori della sostenibilità e dell’inclusione sociale e lavorativa di tutte le diversità presenti nelle aziende e nel mercato del lavoro. In Randstad un manager su due è donna e già nel 2011 è stata la prima agenzia per il lavoro a ricevere la certificazione GEES (Gender Equality European Standard), uno standard europeo che attesta i risultati delle imprese in termini di pari opportunità offerte a uomini e donne all’interno dei processi decisionali aziendali. Nel 2020 questa certificazione, che nel frattempo è diventata GEEIS – Diversity (Gender Equality European & International Standard), è stata rinnovata e ampliata e ha certificato le performance di Randstad nella tutela e valorizzazione di tutte le diversità.

 

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    randstad unhcr "without borders"





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