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Coronavirus, Lukaku si scusa con l'Inter, Il club nerazzurro non lo multerà
LUKAKU (Lapresse)

Cagliari, dopo il match con l'Inter nessun assente per influenza nelle successive 3 gare

Analizzando le liste dei convocati del Cagliari nelle tre partite successive alla gara con l'Inter (contro Parma, Genoa e Napoli) non risultano assenti per motivi di salute legati ad influenza. Nessuno dell'ambiente rossoblu, spiega poi SkySport, ebbe poi da notare qualcosa di anomalo in quel pomeriggio a San Siro. Sul fronte Inter, come spiegato da Affari nelle scorse ore,  l'influenza di Skriniar era già stata resa nota a match in corso sul profilo Twitter del club. Di casi noti di altri influenzati, ce ne sono stati tre nella gara di Coppa Italia con la Fiorentina (Skriniar, Danilo D'Ambrosio e Stefan De Vrij, che non hanno giocato) e quella di Alessandro Bastoni, due settimane dopo. Poi nulla più. 

Coronavirus, Lukaku si scusa con l'Inter, Il club nerazzurro non lo multerà

Lukaku ha chiesto scusa all’Inter. Lo riporta Repubblica, secondo cui l'attaccante balga si è scusato con il club nerazzurro "e implicitamente al medico sociale Piero Volpi, lui sì contagiato dal coronavirus, ricoverato a fine marzo e poi dimesso. Scuse accettate dal club, senza la multa prevista dal codice etico. Lukaku è un ragazzo sensibile, spiegano alla Pinetina. Tanto più che sua madre, come lui stesso ha raccontato, è diabetica e quindi a rischio in caso di contagio. Forse a causa di questa emotività, la sua ricostruzione su quello che è successo a cavallo di Natale è confusa: fra il rientro dalle ferie, il 29 dicembre, e la partita con il Cagliari a San Siro del 26 gennaio sono passate quattro settimane. È vero che Skriniar, influenzato, ebbe un malore e fu sostituito. Com’è vero che l’allenatore Conte saltò la conferenza stampa post partita “per sintomi influenzali”. Ma tre giorni dopo la squadra vinse contro la Fiorentina in Coppa Italia, per poi battere Udinese e Milan. Dei 23 malati, nelle visite mediche, nessuna conferma. Qualche influenzato, in linea con la media del periodo“.

Coronavirus, Lukaku fa arrabbiare l'Inter. Il numero degli ammalati non torna

L'emergenza Coronavirus ha travolto tutto e tutti in Italia, anche il mondo del calcio. Mentre la Serie A tenta di ripartire, con riunioni su riunioni per capire come affrontare la "fase 2", esplode la polemica in casa Inter. Lukaku attacca la società per il mancato intervento verso i calciatori malati, ma fa confusione di numeri, dati, situazioni e il club si irrita. L’accusa di Romelu Lukaku è pesante. Il centravanti belga - si legge sul Corriere della Sera - se la prende con il calcio italiano e l’Inter. Durante una chat Instagram con la presentatrice e moglie di Mertens, Kat Kerkhofs, l’attaccante nerazzurro è molto diretto. «Abbiamo avuto una settimana libera a dicembre. Siamo tornati e, giuro, 23 giocatori su 25 erano malati. Non è uno scherzo. Abbiamo giocato in casa contro il Cagliari e dopo 25 minuti uno dei nostri difensori ha dovuto lasciare il campo. Non poteva andare avanti e quasi svenne. Tutti tossivano e avevano la febbre. Mi ha anche infastidito. Quando mi sono riscaldato, sono diventato molto più caldo del solito. Non avevo la febbre da anni. Dopo la partita c’era un’altra cena con gli ospiti di Puma, ma ho ringraziato e sono andato dritto a letto. Non abbiamo mai fatto test per il Covid-19 in quel momento, quindi non lo sapremo mai con certezza".

L’uscita di Lukaku ha irritato parecchio l’Inter che ha duramente ripreso il calciatore per le sue dichiarazioni.Il racconto di Lukaku, su un argomento delicato come il coronavirus, lascia però parecchi dubbi e trova pochissimi riscontri. Preoccupato dalla pandemia e per le condizioni della mamma diabetica, Lukaku non è favorevole alla ripresa. "Siamo tornati a casa per un po’, ma siamo stati subito richiamati perché il campionato potrebbe ricominciare. Eravamo tutti in uno stato di shock per il rientro. Abbiamo temuto la quarantena di altre due settimane".

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