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Coronavirus, Serie A: le richieste dei club per ripartire in campionato
Il pallone della Serie A 2019-20 (LaPresse)

Coronavirus, Serie A: le richieste dei club per ripartire in campionato

Salute, contratti, garanzie legali: diversi i temi che le 20 squadre di Serie A hanno preso in considerazione in vista della ripresa di allenamenti e campionati. La disponibilità dunque è quella di ripartire, ma a certe condizioni, nel rispetto di condizioni sanitarie, sportive e organizzative e che venga garantita l’eventuale ripresa senza ulteriori rischi di interruzioni. La Gazzetta dello Sport cita le condizioni dei club del massimo campionato italiano.

Richieste sanitarie e normative

Per quanto riguarda le richieste sanitarie, i club sotto questo aspetto chiedono tre punti: di non essere esclusi dal dibattito sulla adeguatezza e sulla fattibilità dei protocolli sanitari e organizzativi; che i controlli debbano rispettare le ragionevoli stime di disponibilità dei sistemi di screening e di esami periodici cui dovranno essere sottoposti gli atleti e che qualsiasi provvedimento federale che intimi la ripresa di ritiro, allenamento, prosecuzione del calendario dovrebbe precisare preventivamente su chi incombe la responsabilità patrimoniale e penale (ed esimere i club da qualsiasi rischio di coinvolgimento) in caso di contagio di atleti in fase di ripresa in ottemperanza. Per le richieste normative, invece, i punti sono quattro: 1) avere certezza che il prolungamento degli accordi oltre il 30 giugno per terminare la stagione rispetto ai contratti relativi a prestiti con diritto o obbligo di riscatto ed in generale a cessioni temporanee o con diritto di ricompra vigenti tra ciascun club ed altro club valgano non solo all’interno della medesima federazione ma anche con differenti federazioni visto che per ragioni di calendario o di minor impatto epidemico potrebbero esserci slittamenti diversi in diversi paesi; 2) chiarire l’eventuale ripresa del campionato e successiva interruzione per conseguenze derivanti da contagio Covid -19, quali effetti giuridici potrebbero subire i singoli calciatori o interi club; 3) assicurare la rilevanza in ambito federale degli accordi conclusi tra società e tesserati relativamente alla rinuncia di una o più mensilità del periodo in questione e/o al differimento del pagamento; istituire un tavolo permanente per definire le necessarie misure di intervento per fronteggiare la crisi determinata dal Covid – 19 anche nella prossima stagione, adottando ogni modifica regolamentare; 4) stabilire preventivamente durata e periodo delle finestre di mercato della stagione 20/21, anche con riferimento ai contratti preliminari che solitamente vengono sottoscritti prima del 30 giugno.

Altre questioni

Ci sono poi alcune domande generali cui si chiede risposta: 1) in caso di contagio di un giocatore, scatterà l’obbligo di quarantena per tutta la squadra e quali saranno le conseguenze sulla prosecuzione del campionato? 2) dove verranno svolte le partite della stagione 2019/20 e come verranno garantite le misure di sicurezza delle squadre negli spostamenti? 3) quali saranno le conseguenze di un eventuale periodo di lockdown disposto in sede nazionale o da singole regioni del territorio italiano, dopo la definizione del periodo di ritiro e allenamento e di ripresa del campionato? Tanti ancora i temi da snocciolare in vista della ripartenza di allenamenti e campionati più complicata che mai. 

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