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Europei, impresa Azzurra: battuta la Spagna ai rigori, siamo in finale!

C'è voluta un'autentica impresa per conquistare la finale degli Europei, ma gli Azzurri ce l'hanno fatta. La squadra di Roberto Mancini si è imposta ai calci di rigore, dopo 120 minuti di autentica sofferenza. Di passione, cuore, abnegazione tattica, ma soprattutto della capacità di non arrendersi mai, anche quando era chiaro che i migliori elementi della squadra – da Verratti a Barella – non avevano più una stilla di energia. 

Luis Enrique era riuscito a mettere in difficoltà l'Italia con una mossa a sorpresa: Morata in panchina, per un classico schieramento col “finto nueve” che ha privato la difesa azzurra di punti di riferimento. Pressing asfissiante, squadre corte e due reparti di centrocampo dai livelli tecnici di assoluta eccellenza: per tutto il primo tempo la partita è rimasta bloccata in questo copione di non semplice soluzione. Poche le emozioni: per la Spagna la conclusione dal limite di Dani Olmo al 25°, respinta da Donnarumma in tuffo; per l'Italia la traversa colpita da Emerson Palmieri, da posizione molto defilata.

La ripresa si è aperta con un brivido per l'Italia, con il tiro dal limite di Busquets che al 51° è andato di poco alto sopra la traversa. Al 60° il vantaggio azzurro, nato da una palla nelle mani di Donnarumma: dalla veloce ripartenza è arrivata l'iniziativa di Immobile, con Chiesa eccellente nel subentare e nel battere Unai Simon con un “tiro a giro” identico a quello di Insigne col Belgio. 

A risultato sbloccato, cambia il copione tattico. Luis Enrique rinuncia al “falso nueve” inserendo Morata, mentre Mancini lo adotta con l'ingresso di Berardi al posto di Immobile – ancora in serata negativa – e Insigne in un'inedita posizione centrale. La variazione sul tema però fa meglio alla Spagna: dopo due opportunità fallite da un Berardi troppo lezioso, Morata all'80° prende di infilata la difesa azzurra e batte Donnarumma.

Nonostante i molti cambi, l'Italia è in palese difficoltà nei tempi supplementari. Nella prima frazione, per ben due volte Chiellini sbroglia la matassa, allontanando il pallone dalla porta vuota. Ma gli Azzurri tengono botta. Poche le occasioni della ripresa, con un gol giustamente annullato a Berardi per fuorigioco.

Si va quindi ai rigori, che iniziano male. Locatelli sbaglia il primo, per fortuna subito imitato da Dani Olmo, che calcia altissimo. Poi Donnarumma para il penalty di Morata, concedendo il match-ball a Jorginho. Con una freddezza glaciale, il regista azzurro la mette all'angolino. E la festa può esplodere! Appuntamento a domenica sera, sempre a Wembley, contro la vincente di Inghilterra-Danimarca.

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