Guido Vianello ad Affari: "Vado a Rio per l'oro. Mi ispiro a​ ​Klitschko e.." - Affaritaliani.it

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Guido Vianello ad Affari: "Vado a Rio per l'oro. Mi ispiro a​ ​Klitschko e.."

Giordano Brega

Rio 2016, è partito il countdown olimpico e il 22enne talento del pugilato italiano, Guido Vianello, si confessa ad Affari

Guido Vianello è uno dei nomi di cui sentiranno parlare sempre di più: il countdown per le Olimpiadi di Rio è partito e quando i Giochi vivranno la loro fase calda questo 22enne pugile romano (dell'Eur), considerato dagli addetti ai lavori l'erede di Roberto Cammarelle (suo modello assieme "a W​adimir ​ Klitschko", ndr), sarà sul ring a caccia di una medaglia. Magari proprio quella d'oro ("Non sono un tipo che si accontenta"). Aspettando le Olimpiadi, lui inganna il poco tempo libero ("in questo periodo riesco a fare ben poco fuori dal ring") con la lettura ("la biografia di American ​S​niper"), prepara le "solite scarpette da combattimento" che lo hanno sempre seguito in ogni match ("Ma non sono superstizioso", precisa) e... si confessa con Affari.

ECCO L'INTERVISTA

Con quali ambizioni ti avvicini alle Olimpiadi? Qual è il tuo obiettivo minimo e il tuo sogno olimpico?
"Non sono un tipo che si accontenta e quindi andrò a Rio per raggiungere la medaglia più prestigiosa. Calcolando peró la mia giovane età accetterò ben volentieri qualsiasi tipo di medaglia".

Cosa ti porterai dell'Italia e di casa tua a Rio?
"A Rio porterò le mie solite scarpette da combattimento che mi hanno sempre seguito in ogni match ma non sono un tipo superstizioso quindi non ho nessun oggetto porta fortuna. Con me ci sará la mia famiglia e con il sentimento tutte le persone a me care".

A quale pugile ti ispiri e chi sono stati i tuoi idoli?
"Mi ispiro a Roberto Cammarelle è un mio esempio sia come pugile che come uomo. Come professionisti poi a W​adimir ​ Klitschko per la semplicità e​ la c​ostanza che​ gli appartengono e​ lo hanno caratterizzato per tanti anni".

Fuori dal ring quali sono i tuoi interessi?
"Soprattutto in questo periodo riesco a fare ben poco fuori dal ring, da poco mi sono avvicinato molto alla lettura, mi appassionano tutti i libri di avventura o storie verie come la biografia di American ​S​niper il cecchino più letale di America. Quindi ​diciamo che​ i romanzi d'amore non fanno per me".

Sei alla prima Olimpiade. Cosa ti incuriosisce dei Giochi? E cosa del Brasile?
"Mi incuriosisce prima di tutto la famosissima cerimonia di apertura e poi tutto il clima olimpico che non vedo l'ora di vivere. Del Brasile sono curioso di vedere un cosi bel paese allestito per noi atleti. Sarà sicuramente uno spettacolo"

Nasci come... tennista. A chi ti ispiravi e come mai hai smesso con la racchetta e 'indossato' un paio di guantoni?
"In realtá per me il pugilato era uno sport sconosciuto, da piccolo non avevo nessun idolo né un esempio di vita, ma mi sentivo come un pesce fuor d'acqua in un campo da tennis. Il caso poi ha voluto che per andare ai campi da tennis passassi di fronte a un palestra di pugilato e un giorno sempre per caso sono entrato. Questo nuovo mondo mi ha catturato da subito e dopo un anno sono arrivato al titolo italiano junior. Dopo sei ecco la prima Olimpiade".

Quanto ti spaventa l'allarme terrorismo legato alle Olimpiadi in Brasile e comunque nella vita di tutti i giorni?
"Non mi lascio intimorire dal terrorismo, purtroppo il pericolo c'é, ma ogni giorno della nostra vita é a rischio e uno squilibrato potrebbe farsi esplodere vicino a noi. Sulla base di questo fatto vivo la vita da uomo felice e libero. Se mai dovesse succedere qualcosa cercherò di uscirne fuori nel miglior dei modi, spero tanto che vada tutto liscio anche perché l'Olimpiade è un evento unica e nell'antichitá addirittura fermavano  le guerre per questa manifestazione".