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Milan, effetto Gattuso: ecco come Ringhio ha dato la svolta. E la Champions...

Milan, Gattuso e un sogno Champions da 60-70 milioni. Fassone: "Rino ha risollevato le sorti di una squadra a pezzi"
Milan, effetto Gattuso: ecco come Ringhio ha dato la svolta - La riscossa dal derby di Coppa Italia
Il Milan sogna la zona Champions League. Non sarà facile, forse resta ancora una meta lontanissima (-7 dall'Inter a una settimana dal derby di San Siro), ma oggi il popolo rossonero può permettersi di pensare in grande. E questo magic moment ha un nome e un cognome: Gennaro Gattuso. E' stato lui l'uomo della svolta, iniziata (in salita) il 28 novembre (esonero di Montella dopo Milan-Torino 0-0): pochi giorni dopo arrivò lo sfortunato 2-2 a Benevento (gol del portiere Brignoli al 92°, pioveva sul bagnato). Ringhio ha avuto bisogno di 2-3 settimane per dare la sua impronta (in mezzo un doloroso Verona-Milan 3-0, 17 dicembre), ma dal derby natalizio (27 dicembre) di Coppa Italia in poi (1-0 sull'asse Suso-Cutrone ai supplementari) è iniziata la cavalcata vincente.
Milan, effetto Gattuso: ecco come Ringhio ha dato la svolta - i numeri di Ringhio allenatore
I meriti di Gattuso sono evidenti e oggettivi. Intanto un po' di numeri che raccontano in modo oggettivo il suo grande lavoro: 12 risultati utili consecutivi, 0 gol subiti nelle ultime 5 partite (difesa inespugnabile, marchio di fabbrica di Ringhio), 23 reti su azione (su 26 in totale). Nel girone di ritorno il Milan ha uno score di 6 vittorie e un pareggio (a Udine, campo difficile e 1-1 subito su autogol e in 10 dopo l'espulsione di Calabria): una marcia quasi da scudetto (sui ritmi di Juventus e Napoli) che fa aumentare i rimpianti per quei 25 punti con cui si chiuse l'andata.
Milan, effetto Gattuso: ecco come Ringhio ha dato la svolta - La valorizzazione del gruppo
Gattuso ha avuto il merito di valorizzare i giovani (Cutrone e Calabria), creare un muro difensivo da cui ripartire, recuperare e infondere fiducia a qualche giocatore che aveva faticato a inserirsi (Calhanoglu in primis, il turno è un altro giocatore rispetto a chiaroscuri di inizio stagione), puntare su un modulo (il 4-3-3) e un gruppo di titolari che hanno dato anima alla riscossa del Milan. Squadra che ora arriva prima sul pallone, corre e lotta come non si era visto nei mesi del difficile autunno montelliano.
Milan, effetto Gattuso: ecco come Ringhio ha dato la svolta - Ringhio non solo motivatore Ciao Conte, Gattuso premier rossonero per i tifosi
Gattuso grande motivatore di gruppo e ambiente (i tifosi amano non da oggi il suo carattere verace e genuino) ma non solo. Il lavoro fisico su cui ha puntato Rino in queste settimane ha evidentemente pagato. A livello tattico il suo Milan non ha nulla da invidiare alle grandi di questo campionato: squadra ben messa in campo, sa soffrire quando serve (vedi certi momenti della vittoria all'Olimpico sulla Roma) e giocare un ottimo calcio mandando in tilt anche maghi della panca come Marco Giampaolo (Milan-Sampdoria 1-0 una settimana fa con i blucerchiati che non hanno visto palla per novanta minuti e avevano il 'mal di testa' per i continui cambia di gioco di Suso e Calhanoglu ). Al punto che il 'santino di Antonio Conte' che i tifosi rossoneri tenevano sotto il loro cuscino sino a qualche mese fa oggi è scomparso: si facesse un sondaggio popolare oggi su chi avere in panca la prossima stagione, Gattuso probabilmente vincerebbe le elezioni a mani basse. Ringhio premier del Milan.
Milan, effetto Gattuso: ecco come Ringhio ha dato la svolta - Gli obiettivi rossoneri, il sogno Champions da 60-70 milioni vs il fair play finanziario
Dove può arrivare questa squadra? Difficile dirlo ora, alla vigilia di un complicato ritorno in Coppa Italia contro la Lazio (semifinale d'andata 0-0), un ottavo di finale in Europa League contro l'Arsenal (non in grande spolvero ora, ma i Gunners restano un avversario di livello tecnico molto alto) e con un rush finale di campionato sospeso tra i sogni di Europa League (la battaglia con Sampdoria e Atalanta non è vinta) e il miraggio Champions (Lazio, Inter e Roma: bisognerebbe rimontarne 2 su 3). Entrare tra le prime 4 e qualificarsi per la massima competizione europea avrebbe un risvolto economico starodinario per le casse del Milan: la certezza di avere 40-50 milioni garantiti dai gironi di Champions, con tutto un flusso positvo che poi entrerebbe inevitabilmente anche da sponsor e marketing. Insomma almeno 60-70 mln in più: risorse fondamentali a livello di fair play finanziario che renderebbero meno urgenti anche eventuali cessioni estive. Ad ogni modo, Champions o non Champions, la certezza però è che con Gattuso il Milan è diventato squadra e ora sente di potersela giocare contro tutto e contro tutti. Il nuovo corso rossonero è ufficialmente partito.
Milan, Fassone: "Donnarumma? Futuro qui. Champions? Ci crediamo". Milan news
Marco Fassone vuole godersi il gran momento del Milan, in gran rimonta in campionato e chiamato mercoledi' a tentare l'assalto alla finale di Coppa Italia. Grandi meriti vanno a Gennaro Gattuso, tecnico che ha risollevato le sorti di una squadra a pezzi che a novembre, con Vincenzo Montella alla guida, aveva bisogno di una svolta. "Ci siamo accorti che gli investimenti fatti non rendevano per quello che pensavamo rendessero, pur nelle difficolta' evidenti. Credevamo fortemente in questa squadra, non dovevamo cambiare e non dovevamo intervenire a gennaio perche' la squadra e' forte, e parlando a lungo con il presidente ritenevamo che Gattuso potesse darci una mano a rimettere il puzzle a posto. Per il momento la scelta si e' rivelata giusta, speriamo si riveli vincente nel lungo periodo", dice l'amministratore delegato rossonero all'indomani della bella vittoria contro la Roma all'Olimpico ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport' su RadioUno. Una rimonta sensazionale quella del Milan che, dopo aver collezionato sei vittorie nelle ultime sette partite, si trova a 7 punti dal quarto posto, occupato da un'Inter in evidente flessione e prossima avversaria domenica. "La Champions? Bisogna crederci perche' nel CALCIO non bisogna mai dire mai e le distanze si sono riavvicinate - sottolinea Fassone -. Da un lato deve esserci la prudenza del manager, dall'altro l'ottimismo di un gruppo che deve credere in missioni impossibili. Rino e' un motivatore straordinario, perche' no?".
Gattuso rimarra' sulla panchina rossonera anche l'anno prossimo? "Come sempre ci portano avanti i risultati, con Rino c'e' un accordo e un rapporto molto bello, lo conosco bene da quando e' arrivato qui alla Primavera -. Ora, per ragioni scaramantiche, non parliamo di futuro, pensiamo a mercoledi' e alla Lazio. Rino ha certamente i germi e le caratteristiche di quelli che potranno diventare grandi allenatori, sara' difficile perderlo". E pazienza per le nuove 'critiche' di Silvio Berlusconi sul modulo: "L'ha detto anche a me ma io ascolto il presidente in silenzio religioso, poi cerco di fare un passo indietro e passo le osservazioni a Mirabelli e Gattuso", ormai lanciatissimo con il suo 4-3-3. La grande sorpresa e' Patrick Cutrone, a segno anche all'Olimpico: "Credo che siamo stati bravi a decidere di tenerlo in un momento in cui in tantissimi lo chiedevano, ma forse - sottolinea l'ad - la cosa piu' sorprendente e' stata la velocita' con cui Gattuso ha dato identita', ha motivato la squadra. L'atmsofera ora e' evidente, palpabile, di un gruppo che ci crede, ragazzi che si aiutano. Vincere aiuta a vincere e incrociamo le dita, sperando che vada avanti cosi'". In un periodo cosi', si puo' analizzare con maggiore serenita' anche il rendimento di chi ha reso meno delle attese, come Nikola Kalinic e Andre' Silva. A proposito del croato, Fassone dice che "ha trascorso un'estate particolarmente tribolata, e' arrivato all'ultimo ma adesso, nonostante piccoli problemi fisici, mi pare sia recuperato e ieri e' entrato bene. Crediamo molto in Nikola e crediamo molto anche in Andre' Silva: e' giovane e ha bisogno di almeno un anno per esperimersi al 100%: siamo convinti che il prossimo sia il suo anno".
In riferimento alle indiscrezioni giornalistiche degli ultimi giorni che seminano dubbi sulla salute della societa' rossonera, Fassone parla di "accanimento a orologeria nei confronti del presidente Li, che non ci fa mancare niente", quindi auspica che Gigio Donnarumma "resti a lungo al Milan. E' il futuro del CALCIO italiano, a 19 anni ha gia' 100 partite alle spalle. Mi auguro che abbia voglia di restare: la nostra c'e'". E c'e' la voglia di trattenere anche Alessio Romagnoli, in clamorosa crescita al fianco di Leonardo Bonucci: "Il rinnovo? C'e' un momento in cui le cose si fanno sul campo e uno in cui si fanno dietro una scrivania: nelle prossime settimane - conclude Fassone - ci siederemo con il suo agente. Il suo rinnovo non era priorita', prima abbiamo sistemato chi era in scadenza 2018 e 2019, adesso andremo avanti anche con lui".