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Serie A, Juventus e Napoli: no ai fondi. Superlega 'chiama' Agnelli e...
Aurelio De Laurentiis - Andrea Agnelli (foto Lapresse)

Serie A, la Superlega per club vuole la Juventus

I diritti tv della serie A sono in stallo (tra Dazn e Sky), ma la vera spaccatura tra i club resta legata all'ingresso dei fondi nel calcio italiano. La famosa clausola che vincola l’investimento al fatto che le 3 sorelle (Juventus, Inter e Milan) non finiscano dentro a un progetto Superlega (il famoso campionato europeo 'privato' che sostituirebbe la Champions League, sullo stile dell'Eurolega di basket) blocca tutto. O meglio: le due grandi di Spagna, Real Madrid e Barcellona, premono perchè il torneo parta ("Il futbol ha bisogno di una nuova formula che lo renda più competitivo", aveva detto Florentino Perez a dicembre pur non nominando apertamente la Superlega) e non possono fare a meno del club bianconero e delle grandi d'Italia.

Juventus-Napoli, Agnelli e De Laurentiis alla Lega serie A: trattativa coi fondi finisce qui

Voci che girano da settimane. Dagospia in queste ore rilancia: "Il presidente della Juve ha mollato per strada Dal Pino e il capo di CVC, Mazza, ed è diventato il loro primo nemico. E, con la consueta capacità che ha la sua società di incidere, ha portato con sé l’Inter e si è alleato contro natura con Napoli, Lazio, dopo gli anni di litigate con De Laurentiis e Lotito". La mossa di Andrea Agnelli "ha fatto scacco matto, e le altre 13 squadre che ancora vorrebbero i fondi, fra cui due big come Milan e Roma, sono messe male". Non dimentichiamo poi che nelle scorse secondo quanto riportato dall'Ansa, Juventus e Napoli si sono dichiarati indisponibili a portare avanti la trattativa con i fondi e in particolare si è fatto sapere che, nel corso dell'assemblea in videoconferenza di martedì, Agnelli aveva manifestato questa posizione chiarendo che considera “il lavoro della commissione istituita per trattare con i fondi concluso a febbraio”. La partita dei fondi è chiusa dunque? Le forze in campo dicono comunque 13 a 7 per l'ingresso. La maggioranza è di 14 club, basterebbe convincere uno che sta nel fronte del no per cambiare tutto.

Diritti tv serie A, Dazn scende a dieci voti nella 'guerra' a Sky

Dieci voti a favore dell'offerta di Dazn (contro gli undici della settima precedente) nell'ultima assemblea della Lega Calcio svoltasi in queste ore per quanto concerne l'assegnazione dei diritti tv della serie A nel triennio 2021/2024 (a 13 giorni dalla scadenza delle offerte). I rappresentanti delle squadre si rivedranno la prossima settimana, ma il tempo stringe. Nel corso dell'assemblea, sul tavolo anche i diritti tv internazionali della serie A: è stata infatti creata una commissione per il terzo e ultimo bando.

Diritti tv serie A, Cagliari non vota Dazn

Atalanta, Fiorentina, Hellas Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma e Udinese hanno confermato la loro decisione a favore di Dazn, mentre il Cagliari ha scelto di non votare. Nove club hanno confermato la loro astensione anche questa settimana: Benevento, Bologna, Crotone, Genoa, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Spezia e Torino. Va ricordato che servono 14 voti a favore per prendere una decisione ufficiale nell'assegnazione dei dititti del calcio italiano. 

Diritti tv serie A, Sky vs Dazn: le offerte

Sky offre 750 milioni e non potendo trasmettere partite in esclusiva su internet propone di costituire un “canale della Lega” online; Dazn mette sul piatto un’offerta di 840 milioni per il campionato in streaming: 7 partite in esclusiva, 3 in condivisione.

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