Papa Francesco potrebbe non riconfermare nel suo incarico il prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede, G , chiamato da Ratzinger nel luglio 2012 a ricoprire l'incarico che era stato suo per 20 anni. Sei mesi dopo Benedetto XVI si dimise e il cardinale tedesco ha "faticato" molto ad assecondare la linea del nuovo Papa, innovatore e con una sensibilita' diversa dal predecessore su temi come la liturgia e soprattutto la pastorale familiare, che oggi si rivolge anche alle coppie irregolari consentendo, ma caso per caso, la comunione ai divorziati risposati.
Il porporato - secondo i siti tradizionalisti a lui vicini - avrebbe avuto comunicazione dal Papa del fatto che non sara' riconfermato, il che e' nella logica delle cose dopo che ha pubblicamente sostenuto la tesi per la quale l'Amoris laetitia non ha modificato la dottrina anche se Francesco ha esplicitamente affermato il contrario. Evidentemente non puo' piu' essere lui il principale collaboratore del Papa in materia di teologia, morale e disciplina ecclesiale.
Ci sono state anche delle difficolta' nella lotta alla pedofilia e agli abusi, sulla quale il dicastero ha competenza giudiziaria. Denunciando le inadempienze determinate proprio dalla mancata collaborazione di Muller, la signora Mary Collins, vittima di un prete pedofilo in Irlanda, si era dimessa qualche mese fa da membro della Pontificia Commissione per la protezione dell'infanzia nella quale l'aveva inserita Papa Francesco. Il cardinale Muller, secondo i siti tradizionalisti, ripresi tuttavia questa notte dall'autorevole Sismografo, non intenderebbe accettare nessun altro incarico a Roma.