L'aggressore della stazione Centrale sarà rimpatriato
Dopo le tante polemiche sulla scarcerazione del 31enne guineano che ha accoltellato un poliziotto alla Stazione Centrale di Milano arriva la novità: l'uomo sarà espulso dall'Italia e rimpatriato nel suo paese. Almento è quanto dice il Pd che prova a spegnere le polemiche. “Il fatto che il deputato della Lega Pagano e la consigliera comunale forzista Sardone tirino in ballo il governo sull’odierna decisione del gip di Milano è segno che non hanno mai letto la Costituzione, in modo particolare nella parte riguardante l’indipendenza della magistratura”. Lo dichiara Emanuele Fiano, deputato del Partito democratico, in risposta alle dichiarazioni del centrodestra sugli sviluppi dell’episodio, risalente a due giorni fa, dell’accoltellamento di un agente di polizia alla stazione Centrale di Milano.
Il Pd spegne le polemiche sulla scarcerazione
“Noi – continua - non conosciamo le ragioni del decisione del gip, e per questo non le commentiamo, per commentare c'è sempre tempo. A noi interessa la soluzione del problema. E quello che sta succedendo, a conferma delle leggi approvate, e dello sforzo costante del governo e di tutti i corpi dello stato coinvolti, è che l'autore dell'accoltellamento è trattenuto in questura a Milano, oggi stesso verrà richiesto il suo riconoscimento al console del suo paese e in serata sarà rimpatriato nel suo paese in aereo”. “A noi interessa che questa persona, che non doveva rimanere nel nostro Paese, che qui ha compiuto un atto gravissimo, venga portato fuori dal nostro Paese, come dettano le nostre leggi, lasciamo ad altri l'interesse per le polemiche”, conclude.